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giovedì, 09 Maggio 2024
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    Pastiglie freni

    L’importanza delle pastiglie freni

    Per muoversi in sicurezza occorre contare su una frenata affidabile e questa deriva, a sua volta, dalla qualità e dallo stato delle pastiglie freni. Anche se diversi modelli hanno posteriormente i classici tamburi, troviamo i dischi all’asse anteriore in tutte le automobili e questo implica la presenza delle pastiglie freno.

    Con questo nome si indica il materiale d’attrito che agisce sui dischi freno: essi ruotano insieme alle ruote e quando si frena le pastiglie freni premono con forza sulla loro superficie, generando un attrito che rallenta la ruota e quindi il veicolo. Questo meccanismo genera calore e consuma sia i dischi sia le pastiglie freno, particolari meccanici che sono inoltre esposti all’aria e a polvere e detriti che si sollevano dal manto stradale. Le pastiglie freni disponibili in aftermarket sono di tipi diversi, con quelle a formulazione organica che sono economiche ma durano generalmente di meno rispetto ad altri materiali.

    Più performanti, soprattutto a caldo, sono le pastiglie freni semimetallici e/o sinterizzate prodotte sottoponendo a temperature e pressioni elevate una mescola contenente resina e un’alta percentuale di particelle metalliche.

    Esse durano più a lungo dei materiali organici, hanno scarsissima tendenza a vetrificarsi (un fenomeno, causato da ripetute frenate di scarsa intensità, che rende lucida la superficie di lavoro delle pastiglie freni) ma tendono a consumare i dischi dei freni più rapidamente.

    Le pastiglie a formulazione ceramica, generalmente più costose, offrono ottime prestazioni di frenata, producono meno polvere e hanno una vita più lunga, consumando meno anche i dischi freno. Un esempio di componenti di questo tipo sono le pastiglie freno Xtra di Brembo.

    Sostituzione e controllo delle pastiglie freno

    La diffusione delle auto elettriche e ibride ha imposto dei cambiamenti alle pastiglie freno: la frenata rigenerativa diminuisce molto il ricorso ai freni per frenate “normali” e quindi si ha la situazione nella quale i freni mediamente “sonnecchiano” salvo essere chiamati in causa per le frenate di emergenza.

    Queste problematiche, insieme alla silenziosità e l’assenza di vibrazioni dei powertrain elettrici, hanno portato allo sviluppo di pastiglie freno specifiche quali le Electric Blue di TRW.

    La durata delle pastiglie freni dipende da molte cose, quali il tipo di percorsi abituali: il loro consumo è molto più basso nell’extraurbano rispetto alla guida in città.

    Anche lo stile della guida influisce: le continue accelerazioni e frenate aggressive causeranno un consumo più rapido delle pastiglie dei freni.

    Anche la qualità delle pastiglie freni incide sulla loro durata: risparmiare montando materiali “troppo” economici potrebbe costare di più a lungo termine dato che probabilmente le si dovrà sostituire più spesso, magari perché si consumano in modo non uniforme o addirittura perché si sgretolano.

    Il controllo dello spessore delle pastiglie dei freni può essere semplice se il cerchio lascia abbastanza spazio da riuscire a vedere la pinza di profilo (ovviamente dopo aver sterzato la ruota), altrimenti sarà necessario smontare la ruota.

    Moltissime automobili hanno indicatori di usura che avvertono quando lo spessore delle pastiglie freni è sceso sotto il minimo ammissibile ma se la frenata appare deficitaria, poco potente, irregolare, rumorosa o con vibrazioni, allora è opportuno smontarle per ispezionarle.

    Per accedere alle pastiglie freni occorre generalmente aprire le pinze, operazione che, nel caso siano flottanti, spesso prevede la rimozione di un singolo perno. Non mancano per fortuna esempi di pinze che permettono di estrarre le pastiglie semplicemente sfilando dei perni, senza necessità di aprire le pinze stesse.

    Ceramiche o organiche, non sarà difficile trovare, grazie alla banca dati inforicambi, le pastiglie freno migliori per la nostra automobile confrontando le proposte dei migliori produttori di parti aftermarket.

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