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martedì, 28 Ottobre 2025

Blockchain e tracciabilità dei ricambi: opportunità e rischi per l’aftermarket

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La blockchain sta iniziando a giocare un ruolo rilevante anche nel mondo dei ricambi auto. La sua capacità di registrare dati in modo immutabile, verificabile e condiviso lungo tutta la supply chain apre scenari nuovi per la tracciabilità ricambi automotive, contrastando la contraffazione e migliorando la trasparenza verso officine e clienti finali.

Opportunità per la filiera dei ricambi

Ogni componente può essere associato a un’identità digitale univoca, che ne certifica provenienza, percorso logistico e eventuali interventi. Questo consente di sapere con precisione da dove arriva un ricambio, chi lo ha prodotto, chi lo ha distribuito, quando è stato movimentato e in quali condizioni.

Tutto ciò ha effetti diretti sul mercato aftermarket:

  • riduzione del rischio di contraffazione, in particolare su centraline, airbag, ADAS, moduli elettronici e batterie.

  • gestione più rapida dei richiami: se un lotto presenta un difetto, si può individuare immediatamente dove si trova ogni pezzo.

  • maggiore fiducia del cliente verso ricambisti e officine.

Per chi opera quotidianamente nella vendita o nell’installazione dei componenti, questa trasparenza può diventare un valore differenziante.

I settori più sensibili sono quelli in cui sicurezza ed elettronica sono centrali:

Sono prodotti ad alto contenuto tecnologico, dove tracciare l’intera storia del componente è fondamentale.

Nonostante il potenziale, l’adozione della blockchain non è immediata.

Le principali sfide riguardano:

  • costi di implementazione: servono piattaforme integrate, aggiornamento dei software gestionali, formazione interna.

  • standard di filiera: senza un linguaggio comune tra produttori, distributori e officine, la condivisione dei dati risulta frammentata.

  • governance del dato: occorre decidere chi immette le informazioni, chi le valida e chi può visualizzarle.

  • qualità dell’informazione: la blockchain garantisce che il dato non venga alterato, ma non può impedire che venga inserito un dato sbagliato. Serve controllo.

In pratica, non è la tecnologia in sé a fare la differenza, ma la struttura organizzativa che la sostiene.

Cosa significa per ricambisti e officine

Per prepararsi a questo scenario, gli operatori dell’aftermarket possono:

  • introdurre identificazione digitale dei componenti in ingresso e uscita.

  • collaborare con distributori e fornitori che adottano sistemi certificati.

  • formare personale su gestione dati, processi di tracciabilità e sicurezza informatica.

  • comunicare al cliente finale il valore aggiunto del ricambio certificato e verificato.

 

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