Una buona notizia per tutti gli automobilisti: gli incentivi auto.
Dopo i flop delle ultime iniziative di Governo con i vari bonus che non sembrano aver fatto breccia nel cuore della comunità, tornano i contributi dello Stato e/o incenti auto per le auto endotermiche a basse emissioni, le autovetture che sono in grado di sfruttare l’energia continua nel combustibile per ottenere lavoro meccanico con il loro motore a combustione. Ideata nel 2022 dal governo Draghi, l’iniziativa è stata leggermente modificata, rimanendo però fedele ai suoi intenti.
Incentivi auto: classi di emissione
Per la nuova misura, previsti 570 milioni di euro, distribuiti in base alle diverse fasce di emissioni allo scarico di anidride carbonico:
- 0-20 g/km CO2: 205 milioni (194,75 ai privati e 10,25 alle società di car sharing e noleggio a lungo termine);
- 21-60 g/km CO2: 245 milioni (232,75 ai privati e 12,25 alle società di car sharing e Nlt);
- 61-135 g/km CO2: 120 milioni, tutti ai privati.
Cifre al ribasso rispetto al 2023, soprattutto per la terza fascia prevista, quella che genererebbe più interesse nei protagonisti: nell’ultimo anno, infatti, i fondi redistribuiti per quella fascia si esaurirono già a inizio febbraio, cinque settimane dopo il via, mentre erano ampiamente alla portata quelli previsti per le prime due fasce.
Resterà invariata comunque la struttura degli incentivi a disposizione. I contributi andranno infatti dai 2 mila ai 5 mila euro, così redistribuiti:
- 0-20 g/km: 3 mila euro senza rottamazione; 5 mila con rottamazione;
- 21-60 g/km: 2 mila euro senza rottamazione; 4 mila con rottamazione;
- 61-135 g/km: 0 euro senza rottamazione; 2 mila con rottamazione.
Non tutte le auto che rientrano nelle diverse fasce di emissioni possono accedere al contributo. Il governo ha introdotto un limite massimo di prezzo di listino Iva esclusa (il limite di prezzo non comprende l’Ipt (Imposta provinciale di trascrizione) e il contributo Pfu (Pneumatici fuori uso), accessori compresi, per ciascuna fascia.
Incentivi auto con e senza rottamazione
Mentre la rottamazione sarà obbligatoria solo per chi acquisterà macchine con motore termico e ibrido con emissioni comprese tra 61 e 135 g/km.
In particolare:
- 0-20 g/km: 35 mila euro (42.700 Iva compresa);
- 21-60 g/km: 45 mila euro (54.900 Iva compresa);
- 61-135 g/km: 35 mila euro (42.700 Iva compresa).
L’auto acquistata con l’incentivo dovrà essere immatricolata entro 180 giorni dalla prenotazione del bonus e non potrà essere ceduta subito a terzi: per la vendita a persone fisiche o per il noleggio a lungo termine bisognerà attendere 12 mesi, che diventano 24 per il car sharing pubblico. Il sistema di prenotazione del bonus apparterrà a Invitalia, è probabile che le prenotazioni, a cura delle concessionarie, si apriranno solo dopo qualche giorno dalla ripartenza dell’iniziativa.
La norma in esame prevede anche i seguenti fondi:
- 40 milioni di euro per le infrastrutture di ricarica elettrica private e condominiali (sotto forma di rimborso dell’80% delle spese sostenute nel limite di 1.500 euro per i privati e di 8 mila euro per i condomini);
- 40 milioni di euro per moto e ciclomotori elettrici e termici;
- 20 milioni per i veicoli commerciali N1 e N2 elettrici.