Per Tesla continua il periodo nero.
A confermalo è l’andamento finanziario del Marchio automobilistico americano. Anche nel secondo semestre del 2024, vendite in calo per Tesla così come i profitti.
I margini per il brand specializzato nell’elettrico si assottigliano sempre più, un aspetto che Wall Street non ha gradito molto e che a distanza di qualche ora ne ha penalizzato il valore, facendo cadere il titolo in Borsa di quasi l’8%.
Sia chiaro, Tesla anche nel secondo trimestre ha conseguito ricavi per 25,5 miliardi di dollari, un rialzo rispetto all’anno precedete del 2% (24,77 miliardi).
La crescita è stata in gran parte dovuta ai crediti regolatori, in pratica i crediti che Tesla vende ad altri produttori di auto al fine di rientrare nei limiti sulle emissioni.
Per Tesla le vendite calano e conseguentemente anche i ricavi che secondo del 7% raggiungendo così quota 19,9 miliardi contro i 21,27 miliardi del 2023.
Vendite che sono scese nonostante il brand americano specializzato nell’elettrico abbia tagliato il prezzo di alcuni suoi modelli. L’utile netto per effetto di questa mossa è crollato di 1,48 miliardi contro i 2,7 miliardi del 2023.
Tesla perde quota anche in Cina
Non solo in Europa, non solo negli Stati Uniti, ma anche in Cina, Tesla deve vederle con la presenza di altri Marchi specializzati nell’elettrico, in primis la BYD.
Da aprile a giugno, Tesla ha annunciato di aver venduto 443.956 veicolo, per un calo del 4,8% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Un buco che è dovuto non tanto all’atteggiamento del pubblico verso l’elettrico, quanto all’evidenza che oramai servono nuovi modelli o quanto meno occorre un aggiornamento della gamma.
Il marchio americano specializzato nell’elettrico perde colpi in Cina. Nell’attesa, Musk ha confermato l’arrivo nel corso dei prossimi anni, di un modello più accessibile e compatto con un prezzo di acquisto inferiore ai 25.000 euro.