Le targhe sono elementi fondamentali per l’identificazione di qualsiasi veicolo a motore. Automobili, furgoni, camion e autobus devono esporre la targa sia anteriormente che posteriormente, mentre rimorchi, roulotte, macchine agricole e motocicli devono montarla solo nella parte posteriore. In caso di furto, deterioramento o smarrimento della targa, è obbligatorio procedere con la reimmatricolazione del veicolo, ottenendo nuove targhe e un nuovo Documento Unico di Circolazione e di Proprietà.
Questo obbligo è dettato dall’importanza delle targhe non solo per l’identificazione del mezzo, ma anche per motivi di sicurezza: spesso, le targhe rubate vengono utilizzate per fini illeciti, insieme a pezzi di ricambio di provenienza dubbia.
Normativa e procedura da seguire per la reimmatricolazione
Il Codice della Strada definisce in modo preciso le caratteristiche e le modalità di utilizzo delle targhe. In caso di furto, smarrimento o deterioramento, il proprietario del veicolo deve denunciare l’accaduto presso le autorità di Polizia.
Se dopo 15 giorni dalla denuncia la targa non viene ritrovata, si deve avviare la pratica di reimmatricolazione presso la Motorizzazione Civile e procedere con la nuova iscrizione del veicolo al PRA (Pubblico Registro Automobilistico).
La richiesta può essere presentata direttamente dal proprietario del veicolo o da un delegato, rivolgendosi a uno Sportello Telematico dell’Automobilista (STA).
Documenti necessari per la reimmatricolazione:
- modulo di istanza unificata compilato;
- documento Unico di Circolazione e di Proprietà (o, in alternativa, il Certificato di Proprietà cartaceo o il Foglio Complementare);
- denuncia di furto, smarrimento o distruzione della targa presentata alle autorità competenti;
- fotocopia del documento di identità e codice fiscale dell’intestatario;
- targa rimanente (se solo una è stata smarrita o rubata) oppure le targhe deteriorate, se il problema è legato all’usura.
È possibile circolare senza targa?
Nel periodo di 15 giorni successivo alla denuncia, è consentito circolare utilizzando un pannello sostitutivo che riporti il numero di targa originale. Il pannello deve avere le stesse dimensioni della targa e caratteri delle stesse dimensioni su sfondo bianco. Trascorso questo periodo, senza la reimmatricolazione, la circolazione non è più consentita.
Chi circola senza targa, o con una targa non leggibile, rischia una sanzione amministrativa che varia da 42 a 173 euro. Chi invece non effettua la reimmatricolazione o non appone il pannello provvisorio rischia una multa da 87 a 344 euro.
Quanto costa la reimmatricolazione di un veicolo?
Ecco i costi previsti per la reimmatricolazione di un veicolo in caso di furto, smarrimento o deterioramento della targa:
- 27 euro di emolumenti PRA;
- 64 euro (due imposte di bollo da 32 euro ciascuna per l’istanza e il Documento Unico);
- 10,20 euro di diritti per la Motorizzazione;
- 40-50 euro (variabile a seconda della regione) per l’acquisto delle nuove targhe.
Se ci si rivolge a uno STA di un’Agenzia pratiche auto o una Delegazione ACI, bisogna considerare un costo aggiuntivo per il servizio di intermediazione, stabilito liberamente dall’agenzia.
Seguire l’iter corretto è fondamentale per evitare sanzioni e per poter continuare a circolare senza problemi.