Gli incidenti stradali sono cresciuti nel 2022 rispetto al 2021.
Gli aumenti maggiori degli incidenti stradali e delle vittime della strada si sono registrati a Malta e Lussemburgo, con incrementi oltre il 50%, in soli 13 Paesi le vittime della strada sono diminuite.
L’obiettivo prefisso in Europa entro il 2030 è una diminuzione del 50% dei morti sulle strade, un traguardo ancora lontano, per raggiungerlo si sarebbe dovuto registrare una riduzione complessiva, negli ultimi tre anni, del 17,2% dei decessi stradali.
Solo in Lituania nell’ultimo decennio le vittime della strada sono diminuite di oltre il 60%.
È stato calcolato che nel decennio che va dal 2013 al 2022, nell’Unione Europea, sono state evitate oltre 39.000 vittime della strada, un dato spaventoso se pensiamo che ulteriori 40.900 vittime si sarebbero potute salvare se in UE fosse stato raggiunto quella quota del 6,7% su base annua.
La riduzione degli incidenti stradali e delle vittime in Europa nel 2022 corrisponde a un minor costo sociale di circa 15 miliardi di euro.
Se in Europa ogni anno le vittime e gli incidenti stradali fossero diminuite del 6,7%, il risparmio per la collettività sarebbe stato di circa 212 miliardi di euro.
Secondo Antonio Avenoso, Direttore Esecutivo dell'ETSC: "Se le cose resteranno così, l'Europa non raggiungerà il suo obiettivo. Unione Europea e governi nazionali dovranno raddoppiare gli sforzi per affrontare vecchie e nuove sfide".
Per il Direttore Esecutivo ETSC "una conseguenza delle chiusure dovute al Covid sembra essere il peggioramento del comportamento degli utenti della strada, nonostante la diminuzione del traffico. Eccesso di velocità, guida in stato di ebbrezza e sotto l'effetto di sostanze stupefacenti, e guida distratta non stanno scomparendo. L'applicazione delle norme, dunque, dovrà essere intensificata, non ridotta".