La Cina, leader globale nella produzione e nella vendita di veicoli elettrici (EV), conferma la capacità di capitalizzare sulla crisi che sta colpendo l’industria automobilistica europea e consolida ulteriormente il suo predominio in questo settore strategico.
Già nel 2023, la Repubblica Popolare Cinese ha registrato un vero e proprio boom nelle vendite di veicoli elettrici, che hanno rappresentato quasi il 60% delle nuove immatricolazioni a livello globale.
Questo risultato impressionante riflette la combinazione di diversi fattori: politiche governative a favore dell’elettrificazione, incentivi diretti all’acquisto, investimenti massicci nell’innovazione tecnologica e una robusta rete di infrastrutture di ricarica.
Auto cinesi, BYD, Nio e XPeng avanzano in Europa
Attualmente, le case automobilistiche cinesi, come BYD, Nio e Xpeng, continuano a guadagnare un vantaggio competitivo grazie alla produzione interna di batterie avanzate a costi contenuti, oltre che a un’offerta diversificata di modelli che coprono tutte le fasce di mercato.
Al contrario, molti produttori europei, come Volkswagen e Stellantis, stanno affrontando difficoltà logistiche, carenze di materie prime e un aumento dei costi di produzione, rallentando il ritmo della loro transizione verso l’elettrico.
E’ proprio in questo settore che domina la Cina, soprattutto nella produzione dei veicoli elettrici al 100 per cento o elettrificati. Il gigante asiatico ha registrato un boom di vendite di veicoli di nuova generazione: nel solo mese di novembre sono state vendute 1,46 milioni di auto elettriche, segnando un aumento del 51 per cento su base annua e un balzo del 6 per cento rispetto al mese precedente, secondo i dati della China Passenger Car Association pubblicati oggi.
Il quadro è chiaro: l’industria automobilistica europea si trova sotto pressione, sia per l’aumento dei costi energetici che per l’incertezza economica. L’introduzione di normative sempre più stringenti sulle emissioni ha messo i produttori di auto tradizionali in difficoltà, mentre le case cinesi stanno sfruttando questa situazione per penetrare nei mercati europei.
Marchi come MG (di proprietà della cinese SAIC) e BYD stanno aumentando le loro vendite in Europa, offrendo veicoli elettrici tecnologicamente avanzati a prezzi più competitivi rispetto alle controparti locali.
Parallelamente, la Cina ha trovato un mercato strategico in Russia, dove le vendite di auto cinesi sono cresciute in modo significativo. Con l’uscita di scena di molti marchi occidentali a seguito delle sanzioni internazionali, i produttori cinesi hanno riempito il vuoto lasciato, conquistando quote di mercato rilevanti.
Secondo i dati più recenti, circa il 30% delle auto vendute in Russia nel 2023 provenivano dalla Cina. Questo ha permesso ai marchi cinesi di rafforzare ulteriormente la loro posizione nel mercato globale.
Il futuro del settore automobilistico sarà determinato dalla capacità di innovare e di rispondere alla domanda di veicoli sostenibili, accessibili e tecnologicamente avanzati. In questo contesto, la Cina sembra essere già un passo avanti, sfruttando le debolezze altrui per consolidare la propria supremazia globale.