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mercoledì, 21 Maggio 2025
  • Barometro Arval 2025: aziende italiane sempre più attente a costi, sostenibilità e mobilità condivisa

    Barometro Arval 2025

    La mobilità aziendale è oggi una leva strategica per contenere i costi e centrare gli obiettivi ESG, in un contesto globale segnato da instabilità geopolitica, economica e normativa. È quanto emerge dal Barometro 2025 di Arval Mobility Observatory, il centro studi che analizza le trasformazioni del settore flotte e mobilità.

    L’indagine annuale condotta da Arval Mobility Observatory conferma come le aziende siano sempre più orientate a un approccio data-driven e sostenibile per affrontare le sfide future. In particolare, il 33% delle imprese italiane intervistate individua nel controllo del Total Cost of Ownership (TCO) la principale criticità, in netta crescita rispetto alla precedente rilevazione (+11 punti percentuali). Seguono la necessità di adeguarsi alle normative sui motori endotermici e l’importanza di promuovere comportamenti di guida responsabili tra i dipendenti.

    In uno scenario sempre più digitalizzato, l’utilizzo intelligente dei dati provenienti dai veicoli si rivela determinante. Il 64% delle aziende dichiara di utilizzare o pianificare l’uso della telematica entro tre anni, con un incremento del 7% rispetto al 2024. La capacità di trasformare queste informazioni in decisioni operative è ormai considerata un vantaggio competitivo concreto.i

    Le imprese italiane continuano a mostrare attenzione verso l’introduzione in flotta di veicoli a basso impatto ambientale. Il principale driver è il rispetto delle politiche di responsabilità sociale (34%), mentre il risparmio sui costi carburante incide solo per il 26%.

    Arval Mobility Observatory: analisi strategica della mobilità aziendale nel 2025

    Tuttavia, la transizione è più lenta tra i veicoli commerciali leggeri. Le previsioni indicano che entro il 2028 una vettura su quattro sarà completamente elettrica, ma solo un LCV su cinque lo sarà.

    In questo percorso, la definizione di una strategia di ricarica efficace si conferma fondamentale. Il 60% delle aziende ha già installato o intende installare punti di ricarica presso le sedi, il 58% supporta l’infrastruttura domestica e circa la metà rimborsa i costi sostenuti presso le colonnine pubbliche. Complessivamente, l’86% delle imprese ha già una charging strategy o la implementerà a breve.

    L’ottimismo circa la crescita delle flotte resta alto: il 93% delle aziende prevede che il parco auto aumenterà o resterà stabile nei prossimi tre anni.

    A spingere non è solo la crescita del business, ma anche l’adozione di strumenti di welfare per la mobilità dei dipendenti. Le ragioni HR rappresentano il 61% delle motivazioni, seguite dalla diffusione di veicoli condivisi (45%) e dalla possibilità di includere anche chi non avrebbe diritto al veicolo aziendale (36%).

    Mobilità condivisa e car sharing per il benessere dei dipendenti

    Sempre più realtà stanno integrando soluzioni alternative all’auto a noleggio tradizionale: il corporate car sharing, il bike sharing, il car pooling e app dedicate sono già presenti o lo saranno entro tre anni nell’83% delle aziende.

    Le principali motivazioni includono:

    • rispetto delle policy CSR (45%)

    • attrazione e fidelizzazione dei talenti (43%)

    • risposta o anticipo delle normative (34%)

    • miglioramento del brand come datore di lavoro (26%)

    • incremento della produttività (9%)

    Dal Barometro 2025 emerge con forza la volontà delle aziende di coniugare innovazione e sostenibilità”, ha dichiarato Massimiliano Abriola, Head of Consulting & Arval Mobility Observatory di Arval Italia. “La telematica, l’elettrificazione e il concetto di sharing si configurano come pilastri per un modello di mobilità capace di equilibrare controllo dei costi e obiettivi ESG“. 

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