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venerdì, 24 Gennaio 2025
  • Emissioni di CO2: il passo indietro della Commissione Europea

    Emissioni di CO2: il passo indietro della Commissione Europea

    La Commissione Europea prosegue determinata verso l’obiettivo di zero emissioni per l’industria automobilistica entro il 2035.

    Nonostante il crollo della domanda e un mercato automobilistico in forte contrazione, la Commissione sembra irremovibile e non disposta a scendere a compromessi.

    Al momento non vi sono trattative in corso con i costruttori di automobili né segnali di flessibilità. Tuttavia, l’UE ha dimostrato apertura nel considerare le ragioni delle principali aziende automobilistiche europee, mantenendo comunque il focus sulla necessità di un cambio radicale per azzerare le emissioni.

    A partire dal 2025, i costruttori di automobili dovranno rispettare nuovi limiti sulle emissioni di CO2, fissati a 93,6 g/km, calcolati come media delle emissioni delle auto vendute. Chi non sarà in grado di conformarsi a questi standard sarà soggetto a pesanti sanzioni.

    Questo pone un interrogativo complesso: venire incontro alle aziende che ancora non sono riuscite ad adeguarsi, rischiando di penalizzare quelle già in linea con le restrizioni, o mantenere rigidamente le nuove norme?

    Una scelta tutt’altro che semplice.

    La Commissione Europea ha accolto la richiesta del Partito Popolare Europeo di valutare una revisione delle sanzioni e degli obblighi previsti per il 2035 in tema di emissioni di CO2

    La revisione era inizialmente prevista per il 2026, ma diversi Stati membri, con l’Italia in prima fila, hanno chiesto di anticiparla all’inizio del 2025.

    Il Vicepresidente della Commissione Europea, Stéphane Séjourné, ha espresso apertura riguardo alla proposta, riconoscendo le difficoltà che i costruttori europei stanno affrontando. Séjourné ha dichiarato: “È necessario iniziare già a lavorare su una possibile revisione dei limiti di emissione, così da avere un programma definitivo pronto nel 2026”.

    Nel corso del 2026, anche la Presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, valuterà eventuali modifiche al documento sulla transizione energetica. In merito, Séjourné ha affermato: “Sono pronto a iniziare a lavorare sulla clausola di revisione nel 2025, così da essere pronti nel 2026. Se cominciamo nel 2026, rischiamo di essere pronti solo nel 2027”.

     

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