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venerdì, 21 Marzo 2025
  • Pneumatici ricostruiti: nel 2023 risparmiati oltre 54,9 milioni di euro

    Pneumatici ricostruiti: nel 2023 risparmiati oltre 54,9 milioni di euro

    Pneumatici ricostruiti per autocarri e autobus, nel 2023 in Italia sono stati circa 305 mila.

    Secondo quanto diffuso dal blog di Autopromotec, gli pneumatici ricostruiti hanno consentito un risparmio di 54,9 milioni di euro, l’equivalente di 8.083 tonnellate di CO2.

    Anche un altro dato risulta di estrema importanza, la ricostruzione degli pneumatici ha influito anche sul consumo energetico, facendo risparmiare circa 20,7 milioni di litri di petrolio, per un risparmio di 15.250 tonnellate di materie prime e una conseguente minore produzione di pneumatici fuori uso di 18.300 tonnellate.

    I dati citati emergono dal bilancio ecologico ed economico della ricostruzione di pneumatici in Italia nel 2023 redatto da Airp, l’Associazione Italiana Ricostruttori Pneumatici.

    Gli pneumatici ricostruiti sono più economici degli pneumatici nuovi

    Un risparmio quello derivante dalla ricostruzione degli pneumatici che è andato a beneficio degli utilizzatori finali, costituiti in gran parte da operatori italiani nell’autotrasporto di merci e persone.

    Un vantaggio economico ma anche e soprattutto ambientale, l’Airp evidenzia come rispetto alla produzione di uno pneumatico nuovo, netto è il risparmio di materie prime e di emissioni di CO2.

    Gli pneumatici ricostruiti sono più economici degli pneumatici nuovi, dal momento che il processo di ricostruzione consiste nella sostituzione del battistrada, che ne rappresenta il 30% del valore. Gli pneumatici ricostruiti sono utilizzati soprattutto dalle flotte di camion e autobus, pubbliche e private. Il risparmio economico ottenuto grazie all’uso di pneumatici ricostruiti, anche nel 2023, è andato a beneficio degli utilizzatori finali, in gran parte operatori italiani dell’autotrasporto di merci e persone”.

    È dunque evidente come il riciclo dei materiali e degli accessori nell’automotive, ma come in tanti altri settori, non può che apportare benefici non solo ai consumatori in termini di spesa ma anche all’ambiente. 

    Questo è uno dei passaggi più interessanti della transizione ecologica. Riciclare senza ritornare al ciclo primario, dare nuova vita a materiali e oggetti, senza disperdere nell’ambiente ulteriori emissioni di CO2 derivanti dalla produzione. 

    Fonte Blog Autopromotec

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