Il costruttore cinese BYD (Build Your Dreams) si sta affermando in modo strutturato anche sul mercato italiano, grazie a una strategia d’ingresso ben definita e orientata alla crescita sostenibile.
Dopo aver superato le iniziali diffidenze verso i marchi asiatici, BYD ha raggiunto l’1,2% di quota di mercato in Italia, distinguendosi come leader nei segmenti NEV (New Energy Vehicles), PHEV (Plug-in Hybrid Electric Vehicles) e nei veicoli commerciali leggeri elettrici (LCV).
Questo risultato non è solo numerico: indica una chiara capacità di penetrazione qualitativa nel panorama dell’elettrificazione. La gamma proposta in Italia include SUV, berline e veicoli commerciali a batteria, caratterizzati da un design contemporaneo, dotazioni tecnologiche di alto livello e un equilibrio competitivo tra prezzo e contenuti. Elemento distintivo è la costruzione di una rete distributiva solida e ben radicata, con investimenti nella formazione tecnica e partnership strategiche con operatori locali del settore automotive.
Uno dei fattori chiave del successo BYD risiede nella totale verticalizzazione del processo produttivo.
Le batterie, cuore delle auto elettriche, sono sviluppate internamente con tecnologia proprietaria Blade Battery, sinonimo di sicurezza, densità energetica elevata e lunga durata operativa. Questo modello integrato consente una riduzione dei costi, un controllo di qualità costante e un miglioramento dell’efficienza industriale, beneficiando anche l’utente finale.
Il gruppo impiega oltre 40.000 ingegneri e investe più del 7% del proprio fatturato globale in ricerca e sviluppo, dimostrando una volontà concreta di guidare l’innovazione tecnologica a livello internazionale. Anche in un Paese come l’Italia, dove l’infrastruttura di ricarica è ancora disomogenea, BYD è riuscita a conquistare una clientela in cerca di soluzioni elettriche accessibili e affidabili.
Guardando al futuro, l’azienda punta a rafforzare ulteriormente la propria presenza, ampliare la gamma, anche nel segmento delle city car, e valorizzare il brand tramite marketing mirato, iniziative connesse alla mobilità condivisa e sinergie con il trasporto pubblico. L’Italia, da semplice mercato di test, potrebbe trasformarsi in un punto nevralgico per l’espansione BYD nell’Europa meridionale.