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venerdì, 04 Ottobre 2024
  • Cambiare l’auto, le 5 cose da sapere e gli strumenti innovativi

    Le cose da valutare e prima di cambiare l'autoLe cose da valutare prima di cambiare l’auto.

    Gli incentivi, con e senza rottamazione, stanno stimolando l’acquisto di nuovi veicoli anche in questo difficile inizio d’anno. Possiamo anzi dire che i fondi dell’ecobonus ‘speciale’ previsto dalla legge di bilancio 2021 sono ormai esauriti ma gli altri incentivi sono ancora finanziati. Queste iniziative potrebbero convincere più di qualcuno a acquistare una nuova auto ma è utile valutare con attenzione tutte le variabili. A darci una mano un libro di EQUS italia, azienda che calcola certificazioni del valore nel settore automotive. In pratica EQUS promette di riuscire a calcolare il valore futuro di un veicolo e questo guida i consigli che l’Azienda ha elaborato e che saranno utili prima di cambiare l’auto.

     

    Conoscere il tipo di motore prima di cambiare l’auto

    Oggi le motorizzazioni disponibili sono molte di più rispetto a quelle tradizionali. Le automobili Full Electric si ricaricano come un cellulare ma i tempi sono ben diversi e variano molto a seconda della capacità della batteria e della fonte: si può arrivare a 12 ore usando la presa elettrica di casa e si può scendere a qualche decina di minuti con le colonnine fast. L’uso cittadino non pone quindi grandi difficoltà mentre intraprendere viaggi lunghi presuppone una pianificazione che tenga conto dei punti di ricarica. Un vantaggio è la possibilità di controllare il ‘rifornimento’ a distanza con caricabatteria ‘intelligenti’ e connessi. Le motorizzazioni ibride sono sulla cresta dell’onda perché hanno consumi ed emissioni omologate molto basse e accedono quindi a molti incentivi e agevolazioni, da valutare prima di cambiare l’auto. Le Full HybridFHV sono dotata di due motori, uno elettrico e uno a Benzina o Diesel, che lavorano in sinergia. Hanno una piccola batteria che cede energia al motore elettrico in accelerazione e l’immagazzina in frenata, sostenendo il motore termico che quindi consuma di meno. Il motore elettrico è abbastanza potente da muovere l’auto per qualche km con il  termico spento e quindi a emissioni locali zero. Le Mild-Hybrid – MHEV hanno un motore elettrico meno potente che ‘aiuta’ il termico ma non riesce a muovere il veicolo da solo: rendono al meglio, come le FHV, nell’uso cittadino ma non hanno problemi di autonomia nei tragitti lunghi. Le auto Hybrid Plug-InPHEV sono simili alle Full Hybrid ma hanno batterie più capaci – e quindi più pesanti e ingombranti – che danno circa 50 km di autonomia in solo elettrico. Per rendere al meglio le loro batterie devono essere sempre ben cariche, operazione fattibile anche con la presa domestica vista la capacità non elevate. Rimangono le classiche motorizzazioni a benzina, gasolio, metano e GPL. Le auto a gas sono quasi di nicchia, diffuse soprattutto nelle zone ricche di distributori dedicati, e hanno un costo del gas molto basso.

     

    Conoscere il valore residuo prima di cambiare l’auto

    È un argomento importante perché è spesso indipendente dalle scelte del consumatore. Il valore residuo può essere influenzato dal gradimento sul mercato di quell’automobile ma anche da fattori quali il lancio di nuovi modelli, incentivi statali e cambiamenti normativi in materia ambientale, come le possibili norme Euro 7. Anche eventi imprevedibili come il Dieselgate possono alterare il valore residuo. Il mercato sembra gradire veicoli Full Electric ma la loro quota di mercato, salvo eccezioni come la Norvegia, è ancora bassa. Per le auto a batteria c’è qualche perplessità per la stima del valore residuo. L’incognita principale è la durata della batterie (motori ed elettronica dovrebbero essere longevi): le Case sono attualmente allineate a garanzie intorno 8 anni/160.000 km per le batterie ma non sembrano esistere modelli che consentano una facile sostituzione. I veicoli a motore termico hanno invece processi di recupero e riparazione ben consolidati e dal costo prevedibile.

     

    L’uso che si farà del veicolo è importante prima di cambiare l’auto

    Una valutazione realistica della zona nella quale ci si sposta e e dell’utilizzo prevalente che si fa dell’automobile è importante prima di cambiare l’auto. Se si risiede o ci si sposta in zone nelle quali la stagione invernale ha ghiaccio o neve frequenti o se si percorrono tratti sterrati o impervi, l’auto giusta è a quattro ruote motrici. Se l’uso è prevalentemente in città risulteranno pratiche auto compatte di segmento A e B. Chi percorre spesso lunghi tragitti fuori città si troverà meglio con veicoli dal segmento da C in su, più confortevoli e sicuri. L’uso cittadino è particolarmente congeniale alle elettriche e ibride ma se si vuole un motore termico è meglio non prendere un Diesel quando si cambia l’auto: il risparmio nel carburante è vanificato dal maggior costo sia d’acquisto sia di manutenzione.

     

    C’è un momento giusto per cambiare l'auto?

    Fra la variabili da valutare prima di sostituire la propria vettura ci dovrebbe essere anche il timing: qual’è il momento migliore? Capirlo non è semplice: occorrerebbe infatti conoscere l’andamento del mercato. Pensiamo ad un acquisto fatto con la formula Maxi rata iniziale  + rate per 36, 48 o 60 mesi: è per nulla scontato che la scadenza del finanziamento sia il momento migliore per cambiare auto. La certificazione digitale del valore TiVale di EQUS Italia (che trasforma l’auto in un titolo di valore, affidabile perché custodito tramite Blockchain, usata anche da Marelli) può aiutare, dando ai proprietari la possibilità di conoscere il Best Selling Time del veicolo. Un algoritmo monitora il mercato e invia allo smartphone una notifica al momento giusto nel quale cambiare l’auto.

     

    Acquistare con la modalità giusta

    Quando è il momento di cambiare auto occorre pensare alla formula per acquistare la successiva. La scelta è ampia: maxi rata, pagamento rateale o per intero, noleggio, valore garantito e altro ancora: quale sarà la formula più adatta alle nostre esigenze? Potrebbe accadere che, in caso di finanziamento, il debito residuo superi il valore di mercato del veicolo e questo implica ingenti perdite economiche qualora lo si volesse cambiare. Chi invece opta per la formula di noleggio, dovrebbe valutarne non soltanto la convenienza ma anche l’utilità dei servizi inclusi e le condizioni della restituzione del veicolo a fine contratto. Capire e gestire bene questi aspetti fa risparmiare sull'acquisto ed è quindi importante prima di cambiare auto.

     

    Nicodemo Angì

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