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venerdì, 26 Aprile 2024
  • Norme Euro 7, la fine dei motori termici? (e anche di quelli ibridi)

    Le proposte per le nomre Euro 7 sarebbero micidiali per i motori a scoppioLe proposte per le nomre Euro 7 sarebbero micidiali per i motori a scoppio.

    Un corposo studio dell’Advisory Group on Vehicle Emission Standards (AGVES) mette paura ai costruttori: le norme Euro 7 potrebbero segnare la fine delle auto con motori termici e persino di molte ibride! Chi segue l’automotive si sarà accorto che il ‘peso’ delle specifiche di un modello si sta spostando dai dati tecnici e prestazioni verso consumi ed emissioni. Quanti sanno, per esempio, che il powertrain ibrido Toyota è usato anche da altri Marchi? Probabilmente sono molti meno di quelli interessati agli incentivi permessi da questa meccanica a basse emissioni. In effetti molti componenti dei motori a scoppio più moderni sono dedicati esclusivamente alla pulizia delle emissioni, non partecipando alla generazione della potenza. Il discorso è ancor più esasperato per i diesel: il motore della nuova Audi Q2 ha, oltre ai classici filtri e catalizzatori ossidanti, anche 2 unità SCR per il sistema twin dosing.

    Norme Euro 7 radicali

    Questi motori sono su un piano totalmente diverso rispetto a quelli che hanno originato il Dieselgate ma anche loro potrebbero trovarsi in difficoltà se passasse la proposta dell’AGVES. Questo gruppo di ricerca ha infatti proposto per le norme Euro 7 condizioni così stringenti da ‘bannare’ persino le ibride. Si parla infatti, per le emissioni di NOx, di 30 mg/km ma un’altra proposta parla di 10 mg. Le attuali norme Euro 6d fissano i limiti a 80 mg/km per le diesel e 60 mg/km per le auto a benzina. Questi stringenti limiti, secondo il magazine tedesco Bild am Sonntag, dovranno essere rispettati anche con i test RDE su strada, con temperature fra – 10 e + 40 gradi e a una quota fino a 1.000 se non 2.000 metri. Si ipotizzano inoltre misure su strada RDE (Real Driving Emission) anche su veicoli fino a 15 anni di età.

    Battaglia di sopravvivenza

    Le reazioni a questo studio, che riguarda i limiti delle norme Euro7, non si sono fatte attendere, ad esempio da parte della potente associazione dei costruttori tedeschi VDA. Il Presidente Hildegard Müller ha infatti affermato che “se si introducesse lo standard Euro 7 con questi limiti questo significherebbe che la Commissione Europea vieterebbe di fatto le auto con motori a combustione dal 2025. In pratica la Commissione vorrebbe che i veicoli siano praticamente privi di emissioni in ogni situazione di guida, ad esempio con un rimorchio salendo in montagna o nel lento traffico urbano. Questo è però tecnicamente impossibile e tutti lo sanno. I motori sono già pulitissimi, occorrerebbe usare carburanti meno inquinanti “.

    Come saranno le norme Euro 7?

    VDA chiede lumi anche sulle modalità di test riguardo i valori della CO2, perché le cose cambierebbero molto se si facesse una media ponderata piuttosto che mettere nel conto anche brevi ma intensi picchi nelle emissioni. Müller difende ovviamente i motori a combustione perché sono ancora il core business dei costruttori che rappresenta. In ogni caso ha ragione quando dice che un rapido passaggio alla mobilità elettrica sarebbe impossibile per la mancanza dell’infrastruttura di ricarica. C’è un’altra cosa da dire: la presenza degli NOx e del particolato nelle aree urbane non dipende soltanto dagli scarichi dei veicoli. Il test urbano di Mercedes e Bosch ha infatti rilevato grandi quantità di inquinanti che vengono, per esempio, dall’usura di pneumatici e freni e dagli impianti industriali e di riscaldamento.

    Nicodemo Angì

     

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