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giovedì, 01 Maggio 2025
  • Le auto ibride sono affidabili? Rispondiamo alle vostre domande

    Le auto ibride sono affidabili?

    Sostenibili sì, ma le auto ibride sono affidabili?

    Far lavorare in sinergia due motori diversi dà diversi vantaggi: ma, alla fine, le auto ibride sono affidabili almeno quanto quelle convenzionali? Questi veicoli sono più complicati ma, d’altro canto, il motore elettrico aiuta quello a scoppio e quindi il primo potrebbe durare di più. La frenata rigenerativa risparmia poi molto lavoro ai freni e quindi le premesse sembrano essere buone, anche perché molti costruttori garantiscono le batterie per 8 anni / 160mila km, dando quindi un’aura di solidità a uno dei componenti più costosi. Ricordiamo che questa garanzia scatta in caso di rottura o se la capacità residua è minore di una certa quota, in genere del 70%: la durata utile effettiva è generalmente molto più alta. Il motore termico potrebbe essere agevolato dal supporto di quello elettrico e quindi presentare meno guasti a parità di percorrenza e condizioni d’uso. Pensiamo per esempio alla Toyota Prius Hybrid: sia la versione full sia la Plug-in non hanno né la frizione né il cambio ma un gruppo di ingranaggi epicicloidali che smista senza soluzione di continuità la coppia di 2 motori elettrici e di quello a combustione. Una trasmissione sofisticata che funziona in maniera fluida ed evita agli organi meccanici stress eccessivi.

    Le auto ibride sono affidabili quanto quelle termiche?

    Nelle automobili ibride il motore elettrico spesso prende il posto del motore tradizionale, soprattutto in città e nei percorsi extraurbani, e questo potrebbe diminuire l’usura del motore stesso. Le auto ibride sono affidabili quanto le termiche e anche di più perché se adottano, per esempio, lo schema della Honda CR-V – un motore a scoppio usato soprattutto come generatore con la trazione affidata per lo più a quello elettrico – le parti in movimento sono minori e il motore funziona spesso a regime costante, altra cosa che ne diminuisce il logorio. Riguardo la batteria ricordiamo che quella al Litio ad alta tensione non richiede una manutenzione specifica ma il sistema di raffreddamento, generalmente in comune con quello del motore, richiede dei controlli assidui perché ha un compito duplice. Honda suggerisce ai proprietari delle sue ibride Plug-in di scaricare e caricare al massimo ogni tanto la batteria del veicolo. Gli pneumatici dei veicoli ibridi, ottimizzati per la massima scorrevolezza, possono consumarsi più velocemente di quelli dei veicoli tradizionali per un paio di motivi, il primo dei quali è il peso superiore rispetto a quello della versione termica pura.

    Attenzioni particolari anche se le auto ibride sono affidabili

    Le batterie, soprattutto quelle più grandi delle Plug-in, sono piuttosto pesanti e a esse va aggiunto il peso del motore elettrico, dell’elettronica di controllo e dell’eventuale caricabatteria delle Plug-in. Se il motore elettrico è prestante, poi, le coperture devono sopportare anche la sua coppia quasi istantanea e corposa insieme al peso consistente, tutti fattori che possono aumentare l’usura dei pneumatici. I freni sono sottoposti a una vita stressante: nell’uso normale sono spesso inattivi perché la frenata rigenerativa agisce per loro conto; nel caso di frenata di emergenza, invece, essi sono chiamati in causa improvvisamente, probabilmente a freddo e dovendo fermare una massa ingente. Ecco quindi pastiglie speciali, dischi con trattamenti che non li fanno ossidare anche se vengono usati raramente e liquidi dei freni igroscopici il meno possibile: dato che il sistema frenante è quasi sempre freddo anche il fluido idraulico lo sarà, non riuscendo quindi a liberarsi dell’umidità eventualmente assorbita. La specificità dei veicoli ibridi, dotati di batteria e sistemi elettrico/elettronici ad alta tensione, richiede una formazione specifica del personale che fa manutenzione e riparazione che deve sapere, per esempio, come disattivare la batteria HT prima di effettuare le lavorazioni. Gli operatori aftermarket devono quindi avere l’abilitazione PES, PAV o PEI e conoscere le procedure specifiche per i vari modelli.

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