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venerdì, 17 Maggio 2024
  • Euro 7: tutto quello che c’è da sapere

    Euro 7 - Emissioni

    L’accordo c’è: Consiglio UE e Parlamento europeo hanno detto sì al nuovo regolamento per i motori Euro 7 che riguarderà l’intero continente.

    Un risultato importante ottenuto dopo mesi di discussioni nell’ambito del Trilogo, il negoziato legislativo interistituzionale che rappresenta l’ultima tappa dell’intero iter iniziato poco più di un anno fa con la proposta sull’entrata in vigore dell’Euro 7, molto ambiziosa, della Commissione europea.

    L’accordo dovrà ora essere adottato definitivamente prima di diventare legge in tutta la comunità europea.

    Il nuovo regolamento si applicherà trenta mesi dopo la sua entrata in vigore per le auto e i furgoni e quarantotto mesi dopo per gli autobus, gli autocarri e i rimorchi (per i veicoli costruiti da piccoli costruttori sarà in vigore dal 1° luglio 2030 per le auto e i furgoni e dal 1° luglio 2031 per gli autobus e gli autocarri).

    Per quanto riguarda autovetture e furgoni, i negoziatori hanno deciso di mantenere i limiti delle emissioni di gas di scarico e le condizioni di prova valide per i motori Euro 6.

    Cosa prevede la norma Euro 7?

    Cosa cambia con il nuovo Regolamento? Innanzitutto per bus e truck limiti più severi per le emissioni di gas di scarico misurate in laboratorio (limite di NOx a 200 mg/kWh) e in condizioni di guida reali (limite di NOx a quota 260 mg/kWh), pur mantenendo le attuali condizioni di prova previste dal Regolamento Euro 6. E riguarda non soltanto i gas di scarico ma anche le emissioni del sistema frenante e pneumatici.

    In questo ambito il testo fissa l’obiettivo di riduzione delle emissioni di particelle frenanti (PM10):

    • per auto e furgoni a 3 mg per chilometro per i veicoli elettrici,
    • a 7 mg/km per i veicoli a motore e per gli ibridi
    • per i furgoni la soglia sarà di 11 mg/km.

    Novità anche per le auto elettriche e la durata delle loro batterie:

    • 80% fino a cinque anni di vita o 100mila chilometri e 72% fino a otto anni per le auto
    • 75% dall’inizio del ciclo di vita a cinque anni o 100mila km
    • 67% fino a otto anni per i commerciali leggeri.

    Leggi anche – Quando entrerà in vigore l’Euro 7

    Il testo prevede anche un cosiddetto Passaporto Ambientale del Veicolo contenente informazioni sulle sue prestazioni ambientali al momento dell’immatricolazione (limiti di emissioni inquinanti, emissioni di CO2, consumo di carburante e di energia elettrica, autonomia elettrica, durata della batteria).

    Il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso ha parlato di un «accordo di buon senso» e di un successo per l’Italia, in grado di “salvaguardare la filiera dell’automotive, uno dei pilastri del Made in Italy”.

    Anche l’Acea – l’associazione a cui fanno capo i principali produttori auto europei – sembra aver dato il suo commento positivo: “L’accordo segna un’importante pietra miliare nel primato mondiale dell’Europa nella definizione di standard di emissione per automobili, furgoni, camion e autobus e fornisce certezza di pianificazione per il futuro” fanno sapere “I produttori europei difendono gli enormi progressi compiuti dai produttori europei di veicoli nella riduzione delle emissioni inquinanti derivanti dal trasporto su strada“.

    La stessa Acea ribadisce come molte delle nuove disposizioni, però, comportino sfide tecniche e di investimento significative in un momento cruciale della trasformazione della mobilità a emissioni zero.

     

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