La corsa verso il titolo di Car of the Year 2026 entra nel vivo, con la pubblicazione dell’elenco ufficiale delle 36 auto semifinaliste selezionate dalla giuria europea composta da giornalisti specializzati. Tra citycar, SUV, berline e modelli a propulsione elettrica di nuova generazione, spicca un dato che riempie d’orgoglio l’automotive tricolore: l’unica vettura italiana rimasta in gara è la Fiat Grande Panda, chiamata a rappresentare il design e l’ingegneria del Made in Italy nel panorama globale.
Fiat Grande Panda incarna la nuova filosofia del marchio torinese, fondata su accessibilità, sostenibilità e innovazione. Realizzata sulla piattaforma modulare STLA Smart, la nuova generazione della storica utilitaria si presenta come una citycar moderna, efficiente e con un’anima popolare, capace di unire il pragmatismo quotidiano allo stile tipicamente italiano. Un modello strategico per Fiat e per il gruppo Stellantis, destinato a rafforzare la presenza del brand in Europa e nei mercati emergenti. L’italiana è candidata al Car of the Year 2026.
La lista delle semifinaliste del Car of the Year 2026 riflette la trasformazione in atto nell’industria automobilistica europea
Una concorrenza sempre più aperta ai nuovi protagonisti asiatici. Ben dieci modelli cinesi figurano tra i candidati, a conferma della crescita rapidissima dei costruttori del Dragone. Marchi come BYD e Leapmotor propongono veicoli elettrici ad alto contenuto tecnologico, dal design evoluto e dai prezzi competitivi.
BYD è anche il costruttore più rappresentato, con quattro modelli in gara, Atto 2, Dolphin Surf, Seal 6 DM-i e Sealion 7, al pari di Audi, che presenta altrettante vetture, tra cui la nuova A6 e-tron e la Q5 di prossima generazione.
Il gruppo Stellantis si presenta complessivamente con otto modelli, tra i quali la Citroën C3 Aircross, la DS N°8, la Opel Frontera e naturalmente la Fiat Grande Panda, unica espressione italiana nel gruppo. Una presenza che sottolinea l’importanza strategica del conglomerato nel panorama europeo, ma anche la difficoltà dell’industria nazionale nel mantenere una propria identità autonoma in un mercato ormai globale.
La varietà tecnica e stilistica delle auto in gara è ampia: dalle elettriche pure come Hyundai Ioniq 9, Volvo ES90 e Mini Aceman, agli ibridi plug-in e mild-hybrid come Kia EV4 e Mercedes CLA, fino alle termiche evolute, ancora protagoniste in alcune fasce di mercato. È il segnale di un settore in transizione verso l’elettrificazione, ma che non rinuncia alla diversità tecnologica.
Il 31 ottobre saranno annunciate le sette finaliste, che accederanno alla fase conclusiva di valutazione: test su strada, analisi di design, tecnologia, sicurezza, sostenibilità e rapporto qualità-prezzo. La proclamazione della vincitrice assoluta del Car of the Year 2026 avverrà il 9 gennaio 2026 durante il Salone di Bruxelles, per il secondo anno consecutivo sede della cerimonia ufficiale.
Da oltre sessant’anni, il “Car of the Year” rappresenta un punto di riferimento per il mondo dell’automotive, ma l’edizione 2026 segna un cambiamento epocale: la competizione si fa globale, e il peso dei nuovi costruttori orientali si fa sempre più determinante.
Per Fiat e per l’Italia, la sfida della Grande Panda va ben oltre la vittoria di un premio: è la prova che il genio creativo e tecnico del Made in Italy può ancora competere ai massimi livelli nel futuro dell’auto.