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mercoledì, 22 Ottobre 2025

Mercato auto usate: Italia seconda in Europa per trasparenza

Mercato auto usate: Italia seconda in Europa per trasparenza

Il mercato delle auto usate in Italia si conferma tra i più trasparenti in Europa. A rivelarlo è il nuovo carVertical Transparency Index 2025, che analizza 25 Paesi sulla base di sei indicatori chiave legati alla sicurezza e alla veridicità dei dati dei veicoli. L’Italia mantiene la seconda posizione, subito dietro al Regno Unito, confermando il risultato ottenuto nel 2024. Seguono Germania, Svizzera e Francia, che completano la top five dei mercati più affidabili.

Secondo lo studio condotto da carVertical, società leader nell’analisi e nella raccolta di dati del settore automobilistico, in Italia il 2,9% delle auto usate controllate presenta un contachilometri manomesso, con una riduzione media di 69.800 km. Una pratica ancora diffusa che continua a influenzare la percezione del valore dei veicoli sul mercato.

Matas Buzelis, esperto automotive di carVertical: “Molti acquirenti cercano auto con chilometraggi contenuti, spesso inferiori ai 100.000 km. Per questo motivo, alcuni venditori ricorrono alla manipolazione del contachilometri per aumentare l’attrattiva dell’auto e massimizzare il profitto”.

Auto usate: Italia tra i mercati più affidabili

Un altro elemento che incide sulla trasparenza del mercato italiano è l’elevata quota di auto importate: il 20,6% dei veicoli verificati proviene dall’estero e, in molti casi, presenta danni nascosti o chilometraggi alterati.

L’età media delle auto controllate nel nostro Paese è di 8,8 anni, leggermente superiore rispetto al 2024, segnale di una preferenza degli acquirenti per vetture non recentissime ma dal prezzo più accessibile.

In Italia, il 12,6% dei veicoli mostra danni registrati, per un valore medio di 7.100 euro. Tuttavia, la scarsità di registri pubblici sui sinistri limita la piena trasparenza del mercato e rende più complesso per gli acquirenti verificare la storia del mezzo. La possibilità di rendere accessibili questi dati, oggi riservati ad alcune istituzioni, rappresenterebbe un passo decisivo per tutelare i consumatori e contrastare le frodi.

A livello europeo, il Regno Unito mantiene la leadership come mercato più trasparente, grazie a una bassa incidenza di veicoli importati (solo il 2,3%) e a un controllo più rigoroso dei dati. In Germania, Svizzera e Francia il livello di affidabilità resta elevato, mentre Paesi come Svezia e Portogallo hanno registrato un calo nella classifica. All’opposto, i mercati dell’Europa orientale, in particolare Ucraina, Lettonia, Lituania, Romania ed Estonia – continuano a essere i più rischiosi per chi acquista auto di seconda mano, con percentuali di manomissione del contachilometri che arrivano fino al 10%.

Per Buzelis, l’assenza di un sistema europeo integrato di scambio di informazioni sui veicoli favorisce la diffusione di pratiche scorrette. Una maggiore collaborazione tra i Paesi e una strategia comune per la tracciabilità dei dati, come chilometraggio, sinistri o importazioni, sarebbe fondamentale per elevare la sicurezza del mercato dell’usato e proteggere gli acquirenti.

Fondata in Lituania, carVertical opera oggi in 35 Paesi, raccogliendo informazioni da oltre 900 database internazionali per offrire report dettagliati sulla storia dei veicoli. L’azienda ha registrato nel 2024 un fatturato record di 53,9 milioni di euro, con una crescita dell’83% rispetto al 2022, ed è stata inserita dal Financial Times nella classifica FT 1000 delle imprese europee a più rapida espansione.

 

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