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lunedì, 13 Ottobre 2025

Produzione automotive italiana in ripresa: +24,2% ad agosto, ma il bilancio 2025 resta negativo

Auto elettriche, in Europa crollano le vendite

Dopo mesi di contrazione, il comparto della produzione automotive italiana registra un significativo segnale di ripresa. Secondo le elaborazioni ANFIA su dati ISTAT, ad agosto 2025 l’indice complessivo del settore cresce del 24,2% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. Il quadro cumulato dei primi otto mesi, tuttavia, rimane in territorio negativo, con un calo del 13,7% rispetto al 2024.

Tra i singoli comparti produttivi, la fabbricazione di autoveicoli mostra un incremento del 6,3% nel mese, ma registra ancora un -19,9% da gennaio ad agosto. In forte rialzo la produzione di carrozzerie, rimorchi e semirimorchi (+37,8% nel mese, +3,9% nel cumulato), mentre le parti e accessori per autoveicoli e motori segnano +32,7% ad agosto, pur chiudendo i primi otto mesi con -7,7%.

Secondo i dati preliminari diffusi dall’Associazione, la produzione domestica di autovetture si ferma a circa 4.500 unità, in calo del 27,4% rispetto ad agosto 2024. Un segnale che riflette le difficoltà del comparto, ma anche il confronto con un mese particolarmente debole dell’anno precedente.

Cresce la produzione automotive italiana, ma il 2025 resta complesso

Nel contesto di una produzione industriale nazionale complessivamente in flessione (-2,7% ad agosto e -1% nei primi otto mesi del 2025), il settore automobilistico mostra segnali di resilienza. Il fatturato industriale registra un +1,3% a luglio, trainato dai mercati esteri (+1,5%), mentre quello interno si attesta a +1,1%. Tuttavia, il bilancio complessivo dei primi sette mesi è ancora negativo (-1,3%).

Come sottolinea il Direttore Generale di ANFIA, Gianmarco Giorda, il dato positivo di agosto rappresenta “il primo segno di ripresa dall’inizio dell’anno”, favorito anche dal confronto con un 2024 particolarmente debole. Il miglioramento riguarda anche la produzione di componenti, cresciuta a doppia cifra, a testimonianza della vitalità di una filiera strategica per l’economia italiana.

Sul fronte europeo, la Commissione UE ha chiuso la consultazione per la revisione dei target di riduzione delle emissioni di CO2 per auto e veicoli commerciali leggeri. Un passaggio cruciale per definire le regole della transizione energetica del settore. Italia e Germania, attraverso una lettera congiunta dei rispettivi ministeri, hanno ribadito la necessità di un approccio tecnologicamente neutrale, in grado di valorizzare diverse soluzioni industriali e garantire una transizione sostenibile anche dal punto di vista economico e sociale.

Nel frattempo, nei primi sei mesi del 2025 l’export di autoveicoli dall’Italia ha raggiunto 8,72 miliardi di euro, mentre l’import ne vale 18,91. La Germania si conferma primo mercato di destinazione (17,7%), seguita da Stati Uniti (16,6%) e Francia (12,5%). Positivo il saldo della componentistica, che raggiunge 3,57 miliardi di euro grazie a esportazioni per 12,55 miliardi.

Nonostante il recupero registrato ad agosto, il fatturato del settore automotive complessivo mostra ancora una flessione: -6,7% a luglio e -11,5% nel periodo gennaio-luglio 2025. Più marcato il calo della componente interna (-15,6%) rispetto a quella estera (-8%), mentre per le parti e gli accessori la contrazione media è del 13,4%.
Un quadro che evidenzia come la ripartenza sia avviata ma ancora fragile, in attesa dei prossimi dati autunnali che potranno confermare un cambio di tendenza più stabile per la produzione automotive italiana.

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