La Commissione Europea ha presentato una nuova strategia per accelerare la transizione verso la mobilità elettrica, introducendo misure mirate a stimolare la domanda e rafforzare la produzione in Europa. Tra le iniziative chiave figurano il rafforzamento degli incentivi all’acquisto, l’elettrificazione delle flotte aziendali e nuovi investimenti nella produzione di batterie.
Incentivi e leasing sociale: un sostegno alla domanda
Per rendere l’auto elettrica più accessibile, la Commissione propone un approccio coordinato tra i vari Paesi membri, incentivando il leasing sociale per i veicoli nuovi e usati. L’obiettivo è agevolare l’accesso alla mobilità elettrica per le fasce di popolazione più vulnerabili, utilizzando i fondi del Fondo sociale per il clima, che tra il 2026 e il 2032 potrà contare su 86,7 miliardi di euro.
Un’altra misura chiave sarà la creazione di un “toolbox” europeo, che offrirà agli Stati membri una serie di opzioni per incentivare l’acquisto di veicoli elettrici. Questa iniziativa potrebbe includere anche schemi di incentivi a livello comunitario, rendendo l’intervento più omogeneo e incisivo.
Le auto aziendali rappresentano circa il 60% del parco circolante nell’Unione Europea. Per questo motivo, la Commissione prevede di presentare entro fine anno una proposta specifica per accelerarne l’elettrificazione. Questo intervento è considerato cruciale per abbattere le emissioni di CO₂ in tempi rapidi e favorire la diffusione su larga scala delle auto elettriche.
Un altro aspetto innovativo del piano riguarda la revisione delle normative sulle emissioni di CO2. La Commissione propone di calcolare la conformità agli standard – attualmente fissati a 94 g/km per le nuove auto – su una media triennale anziché annuale. Questo consentirebbe ai costruttori di compensare eventuali superamenti temporanei con performance migliori negli anni successivi.
Inoltre, il regolamento sulle emissioni sarà oggetto di una revisione anticipata rispetto al 2026, con l’obiettivo di integrare il principio di neutralità tecnologica e consentire ufficialmente l’uso degli e-fuels, come richiesto dalla Germania. Tuttavia, resta confermato il divieto di vendere nuove auto a benzina e diesel a partire dal 2035.
Investimenti europei: 1,8 miliardi per le batterie e 570 milioni per le infrastrutture
Per rafforzare l’industria europea delle batterie, la Commissione ha previsto uno stanziamento di 1,8 miliardi di euro tra il 2025 e il 2027, finanziato dal Fondo europeo per l’innovazione. Questi fondi si aggiungono ai 3 miliardi già annunciati per la produzione di celle, con il primo bando da 1 miliardo lanciato lo scorso dicembre.
Parallelamente, saranno destinati 570 milioni di euro tra il 2025 e il 2026 per la realizzazione di infrastrutture di ricarica e per i combustibili alternativi, con particolare attenzione ai veicoli pesanti.
Il piano strategico delineato dalla Commissione Europea segna un passo decisivo verso la decarbonizzazione del settore automobilistico. Con incentivi mirati, nuove regole sulle emissioni e massicci investimenti in batterie e infrastrutture, l’UE punta a rendere la mobilità elettrica più accessibile, sostenibile e competitiva.