19.1 C
Napoli
mercoledì, 21 Maggio 2025
  • UGL, al via la mobilitazione contro il Green Deal

    UGL, al via la mobilitazione contro il Green Deal

    La UGL è pronta a scendere in piazza aderendo allo sciopero generale del settore Automotive indetto per venerdì 18 ottobre.

    Saranno realizzati 7 presidi in prossimità dei siti produttivi più significativi, la UGL sarà presente in Molise col presidio a Termoli (CB), in Campania con presidi a Napoli e Avellino, in Puglia a Bari, in Basilicata a Potenza, nel Lazio a Piedimonte San Germano (provincia di Frosinone) e a Torino, capitale dell’auto.

    A gravare pesantemente sul mercato dell’auto il Green Deal e la tempistica stringente imposta dall’Unione Europea. Lo stop alle auto a motore termico sta mettendo in crisi l’intero comparto automotive, non solo italiano ma anche europeo.

    La produzione è praticamente crollata, diversi gli stabilimenti Stellantis dove da mesi è stata avviata la cassa integrazione.

    Una situazione gravissima che si sta espandendo a macchia d’olio sull’intero comparto, anche quello aftermarket.

    Paolo Capone, Segretario Generale dell’UGL, in merito allo sciopero generale del 18 ottobre, ha dichiarato: “Le promesse vaghe e le prospettive incerte lasciano operai e sindacati in una posizione di grande preoccupazione. Pertanto, l’UGL ha deciso di aderire allo sciopero generale del settore Automotive il 18 ottobre, realizzando presidi in 7 regioni che corrispondono ai siti produttivi più significativi, per manifestare a sostegno di tutto il comparto. Saremo presenti in Molise col presidio a Termoli (CB), in Campania con presidi a Napoli e Avellino, in Puglia a Bari, in Basilicata a Potenza, nel Lazio a Piedimonte San Germano (provincia di Frosinone) e a Torino, capitale dell’auto, dove parteciperò alla mobilitazione per dare voce alle istanze dei lavoratori e pretendere un impegno serio nella tutela del lavoro e del futuro del settore. Stiamo vivendo una gravissima situazione che riguarda i lavoratori diretti e dell’indotto, i singoli territori che accolgono gli stabilimenti e l’intero Paese con il rischio concreto di ripercussioni drammatiche sui livelli occupazionali e sul ruolo strategico dell’Italia nella produzione automobilistica europea“.

    ARTICOLI CORRELATI

    Ultime notizie