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mercoledì, 30 Aprile 2025
  • FIGIEFA sul Data Act: i dati delle automobili sono specifici

    L’annosa questione dei dati delle automobili solleva altre considerazioni di FIGIEFA sul Data Act, che viene considerato utile ma va modellato meglio sull’automotive 

    FIGIEFA sul Data Act: è importante ma non basta  

    Le informazioni generate da privati e aziende sono tante e importantissime: le opinioni di FIGIEFA sul Data Act esprimono la necessità di un suo adattamento alle specificità dell’automotive e dell’aftermarket. Ricordiamo che alla fine di giugno, durante la presidenza svedese del Consiglio dell’Unione europea, nel trilogo – è il dialogo fra Parlamento, del Consiglio e della Commissione europei – è stato raggiunto un accordo sul Data Act, che stabilisce norme armonizzate sull’accesso e sull’utilizzo dei dati per i prodotti connessi nell’UE. Il Data Act, in sostanza, stabilisce il diritto degli utenti privati e aziendali di accedere al flusso di dati generato dai loro prodotti connessi e la facoltà di condividere questi dati con soggetti terzi a loro scelta. Questo favorirà l’innovazione e la concorrenza nella fornitura di servizi aftermarket e ausiliari basati sui dati e sarà quindi un ulteriore passo verso la creazione di una competitiva European Data Economy. 

    Le osservazioni di FIGIEFA sul Data Act 

    FIGIEFA, la voce dei distributori europei indipendenti di componenti automobilistici, organizzazione della quale Asso Ricambi fa parte, ritiene che il Data Act sia un passo importante che è stato compiuto. Una volta finalizzato ed entrato in vigore, esso stabilirà una base di importanti principi generali. Le osservazioni di FIGIEFA sul Data Act rilevano però che esso, in quanto regolamento orizzontale applicabile a tutti i settori industriali, non potrà di per sé creare in Europa una ricca scelta di servizi connessi basati sui dati generati dai veicoli. Date le specificità dell’aftermarket automobilistico e dell’ecosistema dei servizi di mobilità, FIGIEFA è convinta che siano necessarie norme specifiche in modo che il Data Act sia pienamente efficace nel settore di sua competenza. 

    FIGIEFA sul Data Act: prima vengono le applicazioni 

    Figiefa ritiene che, affinché il Data Act possa esprimere tutto il suo potenziale, i fornitori di servizi devono essere in grado di sviluppare le proprie soluzioni e servizi tecnici prima che l’utente conceda l’accesso ai propri dati. In altre parole: in assenza di servizi già sviluppati, il flusso di dati provenienti dagli utenti non troverebbe un destinatario di arrivo. Per questo motivo è necessario integrare il Data Act con una legislazione specifica nell’ambito dell’omologazione dei veicoli. Seguendo questo indirizzo un atto legislativo, dedicato a “accesso ai dati, alle funzioni e alle risorse di bordo”, è in cantiere sotto la responsabilità di Thierry Breton, Commissario per il mercato interno, e dovrebbe essere emanato nel terzo trimestre di quest’anno. FIGIEFA sottolinea che è molto importante affrontare le barriere e gli impedimenti incontrati dagli operatori indipendenti nel settore automobilistico e dei servizi di mobilità. È fondamentale estendere i diritti di accesso oltre ai “dati” includendo le “funzioni e risorse del veicolo”, compresa la comunicazione bilaterale con il conducente tramite l’interfaccia uomo-macchina. Queste funzioni sono essenziali per la fornitura di molti servizi aftermarket e di mobilità e richiedono anche di definire i ruoli e responsabilità specifici di tutti gli operatori coinvolti in materia di sicurezza e Cybersecurity. FIGIEFA sul Data Act ribadisce l’urgenza di pubblicare questa proposta specifica per il settore entro il terzo trimestre di quest’anno in modo da garantire condizioni adatte alla crescita di un ecosistema di mobilità digitale adatto per il prossimo decennio. In questa richiesta si unisce a tutte le organizzazioni del post vendita perché si riesca a implementare una concorrenza efficace e servizi innovativi a prezzi competitivi per i consumatori europei. 

     Nicodemo Angì

     

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