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domenica, 02 Giugno 2024
  • Videocamere dash cam: occhio attento sulla strada

    Conoscere le videocamere dash cam

    Le videocamere dash cam prendono il loro nome dalla frase dashboard camera, ovvero telecamera da cruscotto: si tratta infatti di piccole videocamere installate sul cruscotto o sul parabrezza. Esse inquadrano la strada, agendo come un occhio supplementare che “guarda” in avanti. Il loro utilizzo può essere “conviviale”, dato che possono essere usate per condividere le proprie esperienze di viaggio sui social, Un secondo uso, decisamente meno spensierato, vede le dash cam come “testimoni” che possono raccontare con imparzialità come si è svolto un sinistro. Il loro funzionamento prevede un sensore che raccoglie i video e le invia a una memoria nella quale vengono immagazzinate le immagini. Una delle differenze fra le varie videocamere dashcam è la gestione dei video: in alcuni casi le immagini raccolte dall’obiettivo sono inviate alla memoria che viene usata in maniera “circolare”: le immagini più vecchie vengono cancellate per far posto a quelle più nuove in un ciclo senza fine. Nel caso di incidente la cancellazione viene bloccata; come esempio pensiamo a una memoria che contenga 2 minuti di registrazione: nel momento dell’incidente avremo quindi le immagini di un minuto prima del sinistro e un minuto dopo, così da vedere anche gli esiti dell’urto. Altre videocamere dash cam continuano invece a registrare ed è quindi necessario cercare manualmente il punto giusto del video. Le videocamere dash cam possono essere proposte dagli operatori dell’aftermarket sia come vendita (sono proposte da Osram, per esempio) sia come installazione, ampliando così i servizi offerti ai clienti.

    Videocamere dash cam con funzioni ADAS

    Questo è il meccanismo base (esistono dash cam con display che si usano come un retrovisore interno) ma le videocamere dash cam hanno aggiunto anche altre funzioni, quali un secondo obiettivo che guarda indietro, verso l’abitacolo: può essere utile per sorvegliare i bambini e per registrare tamponamenti e simili. Alcuni modelli con due obiettivi con campo visivo di 180° riescono a coprire tutto il perimetro del veicolo. Un’ulteriore evoluzione prevede l’uso di algoritmi di riconoscimento delle immagini che implementano sistemi simil-ADAS, quali avvisi di rischio di collisione frontale, di attraversamento delle linee di corsia e della ripartenza delle automobili macchine ferme davanti a noi oltre alla la ripetizione dei segnali stradali. Esistono modelli con ricevitore GPS – Galileo, in modo da avere la posizione esatta del luogo del sinistro (o della vacanza!) e molti hanno un display che visualizza i comandi e le immagini che si stanno riprendendo. Alcune videocamere dash cam hanno un collegamento alla rete cellulare che permette servizi molto utili quali la visualizzazione da remoto, su cellulare o tablet, delle immagini della dashcam stessa e l’archiviazione dei video sul cloud. Si potrà quindi sorvegliare da remoto la sicurezza del veicolo (sistemi di rilevazione del movimento accenderanno automaticamente la dash cam se qualcuno si accosta al veicolo o se un altro veicolo si avvicina pericolosamente all’auto parcheggiata) e la presenza del GPS permetterà di inviare notifiche se il veicolo si muove senza che sia presente a bordo il cellulare associato. I modelli dotati di queste avanzate caratteristiche costano varie centinaia di euro ma esistono dashcam da poche decine di euro. Il consiglio è quello di non lesinare troppo sul prezzo perché anche non volendo le funzioni più avanzate un modello troppo economico potrebbe dare immagini così scadenti in condizioni difficili, per esempio di notte o contro sole, da essere inutilizzabili. Ricordiamo inoltre che alcuni modelli avevano la videocamera dash cam di serie, come la Citroen C3

    Nicodemo Angì 

     

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