Nel cuore dell’autunno 1985, la Lancia Delta S4 si impose all’attenzione del mondo con un esordio spettacolare al RAC Rally nel Regno Unito. Al volante c’erano Henri Toivonen e Neil Wilson, protagonisti di una vittoria che segnò l’ingresso trionfale del modello nel Campionato Mondiale Rally. Tuttavia, la vera prima apparizione agonistica della vettura avvenne qualche mese prima, a luglio, al Rally Colline di Romagna, dove Markku Alen e Ilkka Kivimaki dominarono con quasi nove minuti di vantaggio sul secondo classificato.
Quell’auto, nata per sovvertire ogni regola nel Gruppo B, rappresentava il vertice della sperimentazione ingegneristica: telaio tubolare, carrozzeria ultraleggera in kevlar e fibra di carbonio, doppia sovralimentazione, turbocompressore e compressore volumetrico, e ben 500 CV per una massa inferiore a una tonnellata. Con trazione integrale permanente e una configurazione estrema, la Lancia Delta S4 conquistò i campionati italiano ed europeo nel 1986, scrivendo pagine indimenticabili nei rally con successi su percorsi leggendari come Monte-Carlo, Mille Miglia e Targa Florio.
Oggi, uno dei rari esemplari originali costruiti per il Mondiale del 1985 è custodito all’Heritage Hub di Torino, lo spazio espositivo dedicato ai miti dell’automobilismo italiano. La Delta S4 campeggia nell’area “Rally Era”, accanto ad altre protagoniste di un’epoca irripetibile, testimoniando la grandezza di un marchio che può vantare 10 titoli costruttori nel WRC, due Targa Florio e persino una Carrera Panamericana.
Lancia non si limita al ricordo: nel 2025 rilancia la propria ambizione agonistica con la Ypsilon Rally4 HF
Pensata per la categoria Rally4, questa nuova sportiva porta in dote lo stesso spirito combattivo. Con un motore turbo da 212 CV, cambio sequenziale SADEV a cinque rapporti, sospensioni Ohlins regolabili e impianto frenante da competizione, è progettata per brillare tanto nelle mani di giovani talenti quanto in quelle di piloti affermati.
A fianco della Rally4 HF debutta anche la Ypsilon HF Racing, modello che apre le porte del mondo rally a una nuova generazione, offrendo un accesso concreto e formativo al motorsport. Due anime di un progetto coerente, che guarda avanti senza rinnegare il proprio DNA: quello di un marchio che ha sempre interpretato la competizione come terreno naturale, e che oggi si riprende la scena, fedele alla propria audacia tecnica e culturale.