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venerdì, 29 Marzo 2024
  • Ricambi auto introvabili, concessionaria riacquista l’automobile

    L'auto non si ripara a causa di ricambi auto introvabili.L’auto non si ripara a causa di ricambi auto introvabili.

    La carenza dei chip, la scarsità delle materie prime e le difficoltà logistiche hanno reso i ricambi auto introvabili, inducendo la concessionaria a riacquistare una Jeep venduta in precedenza. Questa storia aggiunge un altro gradino nella scala delle difficoltà dell’automotive, fra automobili con tempi di consegna arrivati ormai a 12 mesi e continui stop produttivi agli impianti. Intel pensa di aumentare la sua produzione, come altre realtà del settore dei semiconduttori, ma la scarsità continua a mietere vittime. Al riguardo Trevisotoday racconta di una Jeep che, ferma per mesi a causa di una riparazione bloccata da ricambi auto introvabili, è stata alla fine ricomprata dalla concessionaria che l’aveva venduta!

     

    Ricambi auto introvabili dopo mesi

    La storia ha un inizio che non lascia trapelare alcun segno premonitore: una persona ha acquistato da una concessionaria della provincia di Treviso una Jeep del valore di circa 30mila euro, pagati in unica soluzione. Dopo meno di un mese sono cominciati i primi problemi, anche relativi all’impianto elettrico e la cui risoluzione in garanzia comportava la sostituzione di alcuni componenti. I pezzi si sono però dimostrati irreperibili, ennesimo campanello d’allarme delle difficoltà dell’automotive. L’automobilista si è dunque ritrovato a piedi e tre mesi dopo la diagnosi del guasto, non avendo una risposta attendibile sui tempi di riparazione, si è rivolto ad Adiconsum. Ricordiamo che questa associazione a tutela dei consumatori ha aderito all’appello lanciato al Governo per un’azione coordinata a favore della mobilità elettrica.

     

    Adiconsum nella vicenda dei ricambi auto introvabili

    L’azione svolta da questa associazione dei consumatori è stata spiegata da Stefano Bellotto, presidente di Adiconsum Treviso – Belluno:  “Per questa tipologia di questioni solitamente facciamo un sollecito oppure proponiamo la permuta dell’automobile. In questo caso la concessionaria si è attivata dopo tre giorni dalla ricezione della nostra mail, ha verificato lo stato dell’automobile in oggetto e ha organizzato un incontro con il cliente“. Nel corso dell’incontro è arrivata la proposta del venditore, che è apparsa molto corretta: la concessionaria si è dichiarata disponibile a riacquistare l’auto per un importo pari a quello di vendita, detraendo soltanto le spese sostenute per la pratica. Questo perché il venditore non solo ritiene impossibile risolvere il problema in breve tempo, a causa dei blocchi nell’approvvigionamento dei ricambi, ma non riesce a fornire una data attendibile per l’arrivo dei ricambi stessi. La cosa lascia l’amaro in bocca perché la logistica, come dimostrato da Transpotec Logitec 2022, ha ormai raggiunto alti livelli di efficienza ma, in questo caso, mancavano proprio i ricambi da trasportare… consoliamoci con le parole di Stefano Bellotto, che evidenzia che “il comportamento collaborativo della concessionaria è stato encomiabile ed è l’atteggiamento che, come Adiconsum, auspichiamo per risolvere un problema, in forma civile, con la buona fede e un atteggiamento assertivo“.

     

    Nicodemo Angì

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