I motori a benzina, sebbene notevolmente migliorati nel tempo, non sono ancora particolarmente efficienti nel convertire l’energia chimica in energia meccanica. Gran parte dell’energia contenuta nel carburante – circa il 60-70% – viene dispersa sotto forma di calore, e il compito della ventola di raffreddamento motore è proprio quello di dissiparlo. Per dare un’idea, un’auto che eroga 25 kW alle ruote dissipa circa 36 kW sotto forma di calore – energia sufficiente a riscaldare due abitazioni di medie dimensioni.
A cosa serve la ventola di raffreddamento del motore?
Il sistema di raffreddamento ha lo scopo primario di evitare il surriscaldamento del motore, trasferendo il calore in eccesso all’aria esterna. Tuttavia, svolge anche un altro compito fondamentale: mantenere il motore alla temperatura ideale di funzionamento.
Un motore troppo freddo è meno efficiente, consuma più carburante e produce un maggior numero di emissioni inquinanti. Ecco perché la ventola di raffreddamento aiuta il motore a riscaldarsi rapidamente e a mantenere una temperatura costante, assicurando prestazioni ottimali.
Nel funzionamento del sistema di raffreddamento, termostato e ventola operano in sinergia per regolare la temperatura del liquido refrigerante. Esistono due principali tipologie di ventole di raffreddamento:
- ventole meccaniche: presenti nelle auto con motore longitudinale, sono azionate direttamente dal motore tramite una frizione viscosa controllata termostaticamente. Se il sensore rileva un aumento della temperatura dell’aria proveniente dal radiatore, la ventola si attiva per incrementare il flusso d’aria.
- ventole elettriche: utilizzate nei veicoli con motore trasversale, vengono attivate elettronicamente dal computer di bordo in base alle esigenze di raffreddamento.
Come evitare il surriscaldamento del motore con la ventola di raffreddamento
La ventola di raffreddamento entra in funzione automaticamente quando il sensore rileva che la temperatura del liquido refrigerante ha superato un determinato valore, e si spegne una volta ristabilita la temperatura ottimale.
Il liquido di raffreddamento circola attraverso condotti all’interno del bloccomotore e della testata, attraversando le aree più calde, come quelle attorno ai cilindri e alle valvole di scarico. Qui le temperature possono superare i 2.500°C, rendendo cruciale l’efficacia del sistema di raffreddamento per evitare danni irreversibili al motore.
Come verificare se la ventola di raffreddamento funziona correttamente
Un malfunzionamento della ventola può compromettere il sistema di raffreddamento. Ecco alcuni metodi per verificare se sta operando correttamente:
- ascolta il suono della ventola: avvia il motore e lascialo raggiungere la temperatura di esercizio. Dovresti sentire la ventola accendersi e spegnersi.
- osserva il movimento della ventola: se possibile, controlla visivamente se si attiva quando il motore si riscalda (sempre con il motore spento per sicurezza).
- controlla il termostato e i sensori: se la ventola non si accende, il problema potrebbe essere un sensore difettoso o un termostato guasto.
- verifica fusibili e relè: un fusibile bruciato o un relè danneggiato possono impedire il funzionamento della ventola.
- test con il climatizzatore: molte auto accendono automaticamente la ventola di raffreddamento quando viene attivato il condizionatore. Se non si accende, potrebbe esserci un guasto.
- controllo manuale: con il motore spento e freddo, prova a ruotare la ventola. Se è bloccata o oppone resistenza, potrebbe essere necessario sostituirla.
Se, dopo questi controlli, la ventola continua a non funzionare correttamente, è consigliabile rivolgersi a un meccanico per una diagnosi più approfondita.
Cosa succede se la ventola di raffreddamento non funziona?
Se la ventola non svolge il suo compito, il motore rischia di surriscaldarsi, causando problemi anche molto gravi:
- surriscaldamento: senza la ventola, il calore non viene dissipato e il motore può raggiungere temperature critiche, specialmente nel traffico o a basse velocità.
- guasti meccanici: il surriscaldamento può danneggiare testata, guarnizioni, pistoni e cilindri, compromettendo la funzionalità del motore.
- efficienza ridotta: un motore troppo caldo perde efficienza, aumentando i consumi di carburante e le emissioni inquinanti.
- rottura completa del motore: se il motore rimane senza raffreddamento troppo a lungo, può grippare – il pistone si salda al cilindro, rendendo necessario sostituire l’intero motore.
Per prevenire questi problemi, è fondamentale controllare periodicamente il sistema di raffreddamento, assicurandosi che la ventola sia in buone condizioni.