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mercoledì, 26 Marzo 2025
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    Scaldare il motore prima di partire: un’abitudine superata

    Per molti automobilisti e motociclisti di qualche anno fa, far scaldare il motore prima di partire era una regola d’oro, tramandata di generazione in generazione. Durante le fredde mattine invernali, era comune vedere auto e moto ferme con il motore al minimo per alcuni minuti, in attesa che la temperatura salisse. Ma oggi, con i moderni motori a iniezione e i sistemi di gestione elettronica avanzati, questa pratica non è più necessaria. Anzi, può persino essere dannosa. Vediamo insieme perché è il momento di abbandonare questa vecchia abitudine e come riscaldare il motore nel modo corretto.

    Perché un tempo era necessario scaldare il motore?

    Nei motori più datati, dotati di carburatore o di pompe d’iniezione meccaniche per il gasolio, il funzionamento a freddo era meno efficiente. Nei propulsori a benzina, ad esempio, il carburante tendeva a condensarsi nei condotti di aspirazione, rendendo necessaria una miscela più ricca per mantenere il minimo. Questo comportava difficoltà di avviamento e un funzionamento instabile nei primi minuti di marcia.

    Nei motori diesel privi di controllo elettronico, invece, il combustibile aveva bisogno di temperature più elevate per bruciare in modo efficiente. Di conseguenza, scaldare il motore prima di partire aiutava a migliorare le prestazioni e a evitare problemi di combustione irregolare.

    Oggi, però, la tecnologia ha cambiato tutto.

    I motori moderni: efficienti fin da subito

    I propulsori di ultima generazione sono dotati di sistemi a iniezione elettronica e sensori avanzati che regolano automaticamente il rapporto aria-carburante e la temperatura dei fluidi. Questo significa che non è più necessario lasciarli girare al minimo per riscaldarsi.

    Anzi, tenere il motore acceso senza muoversi può avere effetti negativi:

    • aumento dei consumi: il motore a freddo inietta più carburante per compensare la temperatura bassa, ma se non si mette in marcia subito, il consumo diventa inefficiente
    • maggiore usura: il carburante in eccesso può non bruciare completamente e finire sulle pareti dei cilindri, alterando le proprietà lubrificanti dell’olio
    • inquinamento superfluo: lasciando il motore acceso al minimo si emettono gas di scarico inutilmente, contribuendo all’inquinamento atmosferico.

    Per riscaldare il motore nel modo più corretto, basta avviare il veicolo, attendere qualche secondo e partire con una guida dolce, senza accelerare bruscamente.

    Muoversi è il modo migliore per scaldare l’auto

    Mettersi in marcia con cautela permette al motore di raggiungere più rapidamente la temperatura ideale di esercizio, senza inutili sprechi di carburante. Inoltre, questo metodo consente di scaldare gradualmente anche altri componenti importanti, come:

    • cambio e trasmissione, che funzionano meglio una volta raggiunta la temperatura ottimale.
    • olio motore, che circola più velocemente nelle parti meccaniche se il veicolo è in movimento.

    Solo le auto d’epoca o i veicoli con carburatore possono ancora trarre qualche beneficio da un breve riscaldamento al minimo, ma senza esagerare: bastano pochi istanti, non diversi minuti.

    Infine, un piccolo suggerimento: prima di avviare il motore, attendi che la spia del controllo motore si spenga. Questo consente alla centralina elettronica di effettuare un rapido check dei sensori, garantendo un avviamento efficiente in qualsiasi condizione climatica.

    Scaldare il motore è inutile e dannoso

    Lasciare l’auto ferma con il motore acceso prima di partire è ormai una pratica superata. I propulsori moderni sono progettati per entrare rapidamente in temperatura durante la marcia, senza bisogno di attese. Muoversi con delicatezza nei primi chilometri è il metodo più efficace per ridurre consumi, usura e inquinamento.

    Dunque, la prossima volta che ti trovi a dover partire in una fredda mattina d’inverno, ricordati: accendi il motore, aspetta qualche secondo e mettiti in marcia con dolcezza. La tua auto (e l’ambiente) ti ringrazieranno!

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