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sabato, 27 Luglio 2024
  • Frenate più potenti: pastiglie freno sinterizzate e carbon ceramic

    Pastiglie freno

    Le pastiglie freno sembrano tutte uguali, ma in realtà è la composizione del mix di materiali a definirne le caratteristiche di frenata, comfort e usura.

    Parliamo di pastiglie freno in carbon ceramic e sinterizzate.

    Quali sono allora le differenze tra pastiglie freno sinterizzate e carbon ceramic?

    Le pastiglie freno in ceramica hanno riscosso sempre più consensi ambientali negli ultimi anni, soprattutto per le ridotte emissioni di polveri.

    La composizione del materiale d’attrito, tra gli altri costituenti, è a base di particelle ceramiche e fibre metalliche, necessarie per compensare la trasmissione del calore. I materiali impiegati sono di origine organica privi amianto e di polveri a base di ferro.
    Il costo però è maggiore rispetto alle altre tipologie di pastiglie, sebbene ripagato dall’usura, più lenta e controllata.

    Le pastiglie in ceramica, stando a diversi test, sono risultate le migliori soprattutto nelle frenate ripetute in città e a freddo. Proprio nelle condizioni di guida urbane con molto traffico, secondo numerosi studi, i freni dei veicoli producono oltre la metà delle PM 10 non derivanti dal motore.

    Per via della composizione le pastiglie in ceramica sono più adatte a una guida normale. Se sottoposte a un carico eccessivo, infatti, lo smaltimento del calore non è ottimale e la forza frenante tende a decrescere alle alte temperature.

    Inoltre, non si possono utilizzare con dischi freno forati o baffati.

    Le pastiglie freno metalliche invece, ovvero con costituenti metallici dal 30% al 70%, sono più indicate per le auto con peso e prestazioni maggiori.

    La maggiore forza frenante soprattutto alle alte temperature è dovuta alle fibre di diversi metalli (rame, ferro, acciaio o leghe composite). È nota l’ottima capacità del metallo di trasmettere calore, per questo le pastiglie metalliche disperdono meglio il calore quando i freni vengono stressati.

    Costano meno rispetto a quelle in ceramica ma sono sottoposte ad una maggiore usura, dovuta al fatto che le polveri sporcano di più i cerchi.

    Inoltre, i dischi durano di meno e c’è una maggiore tendenza ad essere rumorose rispetto alle pastiglie freno in ceramica che sono più silenziose.

    Ci sono poi le pastiglie freno organiche, che sono le più diffuse con un costo basso per veicoli che fanno pochi chilometri.

    Composte da un mix di fibre e materiali, tra cui gomma, carbonio, fibra di vetro, Kevlar e altro uniti con resine, se confrontate con le pastiglie metalliche, producono meno polveri con una modesta forza frenante e resistenza al calore, ma in un campo di temperature molto limitato.

    La composizione delle pastiglie è più “cedevole” rispetto alle pastiglie di ceramica e metalliche, difatti l’usura dei dischi freno è molto bassa, ma tendono a consumarsi più velocemente.

    Guida alla sostituzione delle pastiglie freno

     Un fermo che trattiene la pastiglia freno all’interno della pinza, la loro sostituzione per quanto semplice è delicata perché incide sulla sicurezza della vettura.

    Prima di effettuare la sostituzione delle pastiglie freno, una volta smontata quella usurata, che in genere è tenuta alla pinza da dei fermi, occorre fare lo spurgo dell’impianto frenante, anche per evitare la formazione di aria nel circuito.

    Fate attenzione a rispettare le indicazioni previste dal costruttore per liquido olio e tipologia di pastiglie, una più sportiva ha più mordente ma richiede una più lunga “fase di riscaldamento”.

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