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domenica, 19 Maggio 2024
  • Climatizzatore auto, come capire che non funzione bene

    Climatizzatore auto

    Come funziona il climatizzatore auto

    L’abitacolo è fresco nelle afose giornate estive e i vetri non si appannano d’inverno grazie al climatizzatore auto, che è quindi un sistema che aumenta la sicurezza di marcia perché crea condizioni di benessere nell’abitacolo e favorisce la visibilità. Si tratta di un sistema complesso che richiede una manutenzione specifica anche se non troppo frequente e per comprendere i suoi eventuali malfunzionamenti è utile descriverne il funzionamento.

    Tutto parte dal compressore (per lo più azionato dal motore tramite una cinghia ma non mancano gruppi con motore elettrico) che comprime il refrigerante aumentandone pressione e temperatura. Il refrigerante si raffredda scorrendo attraverso il condensatore (è quella specie di radiatore spesso posizionato davanti a quello del raffreddamento motore) e passa attraverso l’essiccatore che rimuove le impurità e l’umidità. Finalmente arriva alla valvola di espansione: attraversandola il gas perde pressione e si raffredda (l’espansione è l’opposto della compressione) per entrare poi nell’evaporatore. Quest’ultimo è un piccolo radiatore sistemato nel cruscotto: l’aria mossa dalla ventola lo attraversa e ne esce raffreddata e privata di molta della sua umidità. Dalle bocchette esce aria piacevolmente fresca e poco umida mentre il fluido refrigerante ritorna verso il compressore per completare il ciclo. Il climatizzatore auto si può utilizzare al meglio seguendo alcuni consigli pratici.

    I possibili guasti del climatizzatore auto

    I moderni sistemi di climatizzazione non necessitano di essere ricaricati a scadenze prestabilite ma se l’aria che esce dalle bocchette non è abbastanza fresca o se il compressore non si innesta allora è probabile che il fluido frigorifero non sia nella quantità prescritta: il suo controllo rientra nella manutenzione del climatizzatore auto. L’innesto dei compressori azionati dalla cinghia avviene con una frizione che rende solidale l’albero del compressore con la puleggia trascinata dalla cinghia.

    I segni di una frizione difettosa sono scarse prestazioni dell’impianto, l’impossibilità di accendere o spegnere il climatizzatore auto e il fatto che accendendo l’impianto non si sente il rumore del compressore che si innesta.

    Più inquietante è invece il sospetto che a funzionare male sia il compressore perché si tratta di un componente piuttosto costoso. Un suo guasto può causare perdite di refrigerante, rilevabili da un professionista aftermarket usando coloranti speciali, generare rumori udibili accendendo il climatizzatore auto e far funzionare l’aria condizionata irregolarmente o per nulla.

    Il condensatore, visto più sopra, trasforma il refrigerante riscaldato e reso gassoso dal compressore in forma liquida. Un condensatore danneggiato evidenzia alette o tubi intasati, corrosi o danneggiati e può dar luogo a perdite e prestazioni scarse del climatizzatore auto.

    I componenti che possono provocare malfunzionamenti al climatizzatore auto

    Nel suo percorso il refrigerante incontra anche il già citato essiccatore, che trattiene detriti dannosi e umidità impedendo loro di raggiungere il compressore e altre parti vitali dell’impianto. Esso deve essere sostituito ogni volta che l’impianto del climatizzatore auto viene aperto per una riparazione o se un tecnico specializzato rileva che umidità o/o impurità ne hanno danneggiato le prestazioni.

    I sintomi possono essere scarse prestazioni del climatizzatore auto, e la scarsa efficacia dell’impianto nel rimuovere l’umidità dai cristalli. Arriviamo quindi all’evaporatore posto dietro il cruscotto: il suo lavoro è trasferire il ”freddo” del refrigerante, che si è raffreddato a valle della valvola di espansione, all’aria che entra nell’abitacolo, un processo che fa inoltre eliminare molta di quell’umidità che rende così afosa l’aria estiva. Se le sue alette sono intasate o sporche le prestazioni del climatizzatore auto decadono e si può avvertire un cattivo odore quando si accende o si spegne l’impianto.

    Il fluido che arriva all’evaporatore è così freddo che si rende necessario staccare periodicamente il compressore per prevenire il congelamento dell’evaporatore stesso a causa della condensa che si forma al suo interno.

    Se questa funzione non è efficiente si può arrivare al congelamento dell’evaporatore, cosa che ne blocca il funzionamento, o al fatto che l’evaporatore – e quindi l’aria – non si raffredda abbastanza. Se l’impianto non funziona a dovere è opportuno portare il veicolo da uno specialista: a volte basta ricaricarlo per ripristinarne le funzionalità e prevenire guai seri: il refrigerante trasporta infatti anche il lubrificante ed è quindi essenziale per la salute dell’impianto.

     

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