Che cosa puoi fare se di colpo il catalizzatore dell’auto fa uno strano rumore? Cosa significa, quando è il caso di sostituirlo e a che prezzo? Lo vediamo in questo articolo, dove potrai scoprire i segreti per selezionare i ricambi perfetti per la marmitta catalitica su Inforicambi.it., il tuo aftermarket automobilistico di fiducia.
Ma partiamo innanzitutto da due domande fondamentali: che cos’è il catalizzatore d’auto e la marmitta catalitica cos’è?
Catalizzatore auto, cos’è?
I motori a scoppio generano una grande quantità di gas di scarico, molti dei quali nocivi per la salute: ecco perché è diventata obbligatorio, ormai da decenni, il catalizzatore auto per marmitta catalitica.
La marmitta catalitica non è un semplice silenziatore: al suo interno c’è infatti il catalizzatore, un particolare dispositivo che viene attraversato dai gas di scarico depurandoli con specifiche reazioni chimiche chiamate ‘catalitiche’. Queste ultime sono particolari: le sostanze presenti nel catalizzatore auto facilitano, pur senza prenderne parte (catalizzano, per l’appunto), la trasformazione dei gas di scarico in sostanze molto meno nocive. Contiene un catalizzatore e il suo aspetto è quello di un silenziatore ma con un aspetto più massiccio. Essa è sistemata nella parte inferiore del veicolo ed è dotata di un tubo che arriva fino al collettore di scarico del motore mentre un altro tubo invia i gas trasformati verso un’altra marmitta catalitica o verso il terminale di scarico.
Nel catalizzatore auto benzina c’è anche un sensore, la Sonda Lambda, che rileva quanto ossigeno c’è nei gas di scarico: è un dato che viene usato dalla centralina di controllo motore per mantenere il rapporto aria/combustibile nell’intervallo che fa lavorare al meglio il catalizzatore motore.
Come sono fatti i catalizzatori auto?
Il catalizzatore auto per marmitta catalitica è generalmente costituito da un supporto ceramico a nido d’ape rivestito con composti di metalli preziosi – platino, palladio e rodio – la cui funzione è proprio quella di catalizzare le reazioni chimiche che puliscono i gas di scarico trasformandoli. La forma della matrice di ceramica aumenta enormemente la superficie di contatto fra il rivestimento catalitico e i gas di scarico e questo rende efficiente la reazione di conversione.
Esistono due tipi principali di marmitta catalitica: quella ossidante e quella riducente. I catalizzatori auto riducenti aiutano a ridurre le emissioni di ossidi d’azoto scomponendoli in azoto e ossigeno, gas innocui. I catalizzatori auto ossidanti funzionano in modo opposto: aggiungono ossigeno per trasformare il monossido di carbonio CO in anidride carbonica CO2, notoriamente non tossica per quanto sia un gas serra. Il primo tipo di catalizzatore è stato quello bivalente, che trasformava il monossido di carbonio e gli altri idrocarburi incombusti in anidride carbonica e acqua.
I più evoluti catalizzatori auto trivalenti aggiungono al convertitore catalitico bivalente un catalizzatore riducente per abbattere anche gli ossidi di azoto NOx.
Catalizzatore auto rotto: i sintomi
I motori a gasolio moderni, le cui alte prestazioni implicano temperature e pressioni elevate in camera di scoppio, producono quantità importanti di ossidi d’azoto NOx e quindi il catalizzatore auto diesel lavora in sinergia con il sistema SCR che usa l’additivo AdBlue, a base di urea, per abbattere ulteriormente questi inquinanti. Anche i catalizzatori auto possono rovinarsi ed è importante prestare attenzione ai sintomi di problemi al convertitore catalitico, che verranno comunque segnalati dall’accensione di spie quali avaria generica e/o al catalizzatore.
Un convertitore catalitico auto intasato, per esempio, crea una contropressione allo scarico che inficia la ‘respirazione’ del motore: i consumi aumenteranno e il rendimento del motore diminuirà. Questo tipo di danno al catalizzatore motore può causare anche difficoltà di avviamento, e accelerazione e ripresa scarse.
Un convertitore catalitico danneggiato, poi, non convertirà bene i gas di scarico, emanando un odore solforoso di “uova marce”. Nei convertitori catalitici auto sono presenti 3 – 7 grammi di platino, da 2 a 7 grammi di palladio e da 1 a 2 grammi di rodio: questi metalli sono così rari da rendere prezioso il catalizzatore che ne contiene poche decine di grammi. Questo spiega l’ondata di furti di marmitte catalitiche auto che interessa tutta l’Italia, per prevenire i quali si può provare a parcheggiare in aree ben illuminate, se non è disponibile un garage/parcheggio custodito. C’è chi salda il convertitore catalitico al telaio del veicolo, lo protegge con una gabbia metallica o incide il numero di telaio sul catalizzatore stesso per renderne più difficile l’eventuale ricettazione; anche un antifurto sonoro con sensore di vibrazione può aiutare.
Catalizzatore marmitta auto: il costo per sostituirlo
Sostituire un catalizzatore auto rotto o rubato può essere piuttosto costoso: se il pezzo è di recupero il suo costo sarà di qualche centinaio di euro, ai quali vanno aggiunte le spese della manodopera. Per un pezzo nuovo si parla invece di migliaia di euro, una spesa non indifferente.