La riparazione pneumatici: informazioni utili
Il sistema di monitoraggio degli pneumatici è obbligatorio da un po’ e quindi se la spia del sistema TPMS è accesa o c’è un messaggio sul display che avverte che la pressione è bassa, è possibile che si debba procedere alla riparazione pneumatici. La cosa non è però scontata perché non è detto che lo pneumatico stia perdendo aria: il guasto potrebbe essere nel sensore o nella centralina TPMS, nella valvola o nel cerchione che si è deformato. La matassa può essere agevolmente districata da un professionista aftermarket che potrà stabilire se c’è bisogno di riparare o sostituire gli pneumatici. Guidare con uno pneumatico danneggiato può portare all’impossibilità di ripararlo e a (più costosi) danni al cerchione, quindi è meglio far esaminare gli pneumatici al primo segno di problema. La soluzione potrebbe essere semplice – per esempio con l’applicazione di una toppa – ma in altri casi, potrebbe essere necessario sostituire lo stelo o il nucleo della valvola che perde oppure riprogrammare o sostituire il sensore TPMS. Ricordiamo che sono molti i marchi dell’aftermarket che propongono, come Alcar, sensori TPMS.
Cosa si può e non si può fare nella riparazione pneumatici?
Se si è verificato che c’è una foratura una soluzione rapida è il cosiddetto “fungo”, o striscia, inserti da infilare nel foro e che fanno corpo unico con lo pneumatico. In realtà il tappo per gli pneumatici riempie il foro ma è considerato non affidabile o addirittura non a norma: meglio una toppa vulcanizzata a caldo che forma un corpo unico con la carcassa dando garanzia di tenuta. Questa riparazione consente a uno pneumatico in buono stato di percorrere ancora decine di migliaia di km. Un’altra prescrizione da osservare nella manutenzione auto quando occorre la sostituzione, se la riparazione pneumatici non è possibile, è l’evitare di cambiare solo una gomma: ogni assale deve avere una coppia di pneumatici nelle stesse condizioni e con la stessa usura pena un comportamento stradale poco omogeneo. Sappiamo inoltre che l’uso degli pneumatici invernali nelle stagioni estive e intermedie può accorciarne la vita ma seguendo questi consigli la loro durata sarà massimizzata. Un’altra domanda che ci si pone è se è possibile la riparazione pneumatici Run Flat in caso di foratura. Sappiamo che questi pneumatici consentono di guidare con una gomma a terra per un tempo limitato e con un controllo maggiore rispetto alle coperture convenzionali ma non bisogna esagerare. Una copertura Run Flat può essere riparato se il chiodo o l’oggetto tagliente viene rimosso prima che si verifichi il danno allo pneumatico: se lo pneumatico è danneggiato gravemente allora va cambiato sicuramente.
La riparazione pneumatici dopo un danno da buca profonda
Se il veicolo impatta una buca sulla strada, magari con i micidiali “spigoli vivi”, si potrebbero riscontrare disallineamenti e/o danni al sistema di sterzo e alle sospensioni, forature degli pneumatici, cerchi distorti e altro ancora. È quindi importante effettuare un’ispezione tempestiva e accurata perché il danno causato dalla buca o da un marciapiede presso allegramente potrebbe non essere immediatamente evidente ma può pregiudicare la sicurezza di tutta l’automobile se non viene risolto rapidamente e riparato correttamente. È un’azione preventive per non dover fare anzitempo riparazioni pneumatici e la rotazione delle coperture. È consigliato ruotare gli pneumatici ogni 8mila / 12mila km o prima se si riscontra un’usura irregolare. Il consumo irregolare spesso significa che gli pneumatici sono sbilanciati ed è ora di permutarli e bilanciarli. Stesso discorso se si avvertono vibrazioni insolite durante la guida: man mano che i pneumatici si consumano, le ruote possono sbilanciarsi e provocare vibrazioni durante la loro rotazione. Se si nota che il veicolo è meno reattivo ed è più soggetto all’aquaplaning questo potrebbe derivare da usura irregolare e non uniforme sui due assi.
