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martedì, 14 Maggio 2024
  • Sparco: un bonus di 3.000 euro ai dipendenti che avranno un figlio

    Sparco
    Tremila euro (lordi) a tutti i dipendenti che nel 2024 diventeranno genitori o adotteranno un figlio nel 2024, questa la particolare – e invitante – iniziativa per rafforzare il welfare aziendale e dare un “sostegno concreto alla genitorialità” arrivata da Sparco.
    La storica azienda torinese specializzata nella produzione di abbigliamento tecnico per il motorsport compie “una mossa” a sorpresa: Sparco in linea con quanto già accaduto nell’ultimo anno in aziende simili, anche se in campi diversi, un supporto economico ma anche una garanzia per i dipendenti pronti a diventare genitori.
    L’azienda di Torino si è sentita particolarmente protagonista dell’argomento: Sparco ha realizzato nel 2022 un fatturato di oltre 140 milioni, ha 1.700 dipendenti di cui 800 in Italia con un’età media sotto i 40 anni e il 60% donne che lavorano sia nel comparto sartoriale che nel management, molte sono responsabili di prima linea in posti strategici come il commerciale, il legale, il motorsport, le risorse umane.
    Impossibile, dunque, non essere legati a un tema tanto importante quanto delicato come quello della genitorialità. L’idea di base è semplice: si chiama “Parental Policy”, un bonus di tremila euro lordi a tutti i dipendenti che faranno un figlio o lo adotteranno nel 2024, una delle iniziative che puntano a rafforzare il welfare aziendale nei prossimi cinque anni con lo scopo di migliorare il benessere dei dipendenti e creare meccanismi virtuosi con le realtà locali in cui l’azienda opera.
    Tra le aziende che hanno già intrapreso questa strada in Italia troviamo Prysmian, che è arrivata a garantire 5.000 euro erogati in 3 tranches a partire dalla nascita o adozione del figlio e ha aumentato da 12 a 16 settimane retribuite al 100% il periodo di congedo minimo per le mamme.
    Barilla, che ha annunciato l’introduzione di 12 settimane di congedo retribuito per ogni genitore. Ranstad, che offre mille euro alla nascita del bambino a cui si aggiungono mille euro all’anno fino al compimento dei 6 anni, 250 euro netti al mese per i costi dell’asilo nido e fino 330 euro al mese per i servizi di baby sitting. E anche Lidl, che propone borse di studio e iniziative di orientamento al lavoro per i figli dei dipendenti.
    Ho avuto questa idea perché siamo un’azienda molto giovane con un’età media dei dipendenti sotto i 40 anni e il 60% donne” ha detto Niccolò Bellazzini, brand manager di Sparco e componente del cda. “Abbiamo appena depositato il nostro bilancio di sostenibilità e intendiamo implementare il nostro rating Esg”, ha aggiunto dicendo di aver preso spunto da aziende come la Prysmian che ha fatto un’operazione analoga a luglio, garantendo 5.000 euro ai suoi dipendenti che faranno un figlio.

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