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mercoledì, 30 Aprile 2025
  • Pirelli e Brembo: nozze in vista?

    È fattibile una fusione di Pirelli e Brembo?

    Fortissime in Formula 1 e nell’aftermarket, Pirelli e Brembo potrebbero convolare a nozze? La prospettiva è suggestiva, perché si verrebbe a creare una grande realtà specializzata in settori cruciali dell’automotive. Le due aziende sono infatti molto agguerrite nei rispettivi settori, hanno una visibilità qualificata grazie al loro impegno in Formula 1 e negli sport del motore e propongono soluzioni  di alto livello, come la premiata frenata by-wire Brembo Sensify. Ricordiamo che recentemente Brembo ha comunicato di voler trasferire la sua sede legale nei Paesi Bassi in modo da rafforzare la fedeltà dei suoi azionisti e aumentare le opportunità di fusione e acquisizione grazie a una maggior flessibilità nell’emissione di nuove azioni.

    Matrimonio Pirelli e Brembo, qualche legame c’è già

    La residenza fiscale di Brembo rimarrà in Italia mentre le sue azioni continueranno ad essere quotate a Milano, come comunicato da fonti del Gruppo. Gli azionisti voteranno queste proposte in un’assemblea straordinaria che si terrà il 27 luglio e, se approvato, il trasferimento dovrebbe essere completato entro la fine di quest’anno. Il Presidente esecutivo di Brembo, Matteo Tiraboschi (leggi il suo commento a un primo trimestre 2023 positivo), ha affermato che il trasferimento non avrà alcun impatto sull’attività e sulla struttura dell’azienda. Brembo possiede anche una partecipazione del 6% nel capitale di Pirelli e ricordiamo che nel capitale di Pirelli è presente anche la cinese Sinochem.

    Gli analisti sull’affaire Pirelli e Brembo

    Sinochem ha recentemente affermato che l’azionariato Pirelli deve conformarsi ai dettami del Partito comunista cinese e a questo punto il Governo italiano è intervenuto nella governance degli azionisti di Pirelli utilizzando la cosiddetta Golden Power per proteggere i principali asset nazionali limitando l’influenza dell’azionista cinese. La situazione è quindi controversa: Intesa Sanpaolo, per esempio, ritiene che Pirelli rappresenti per Brembo una delle più grandi opportunità di crescita nel medio termine. Fonti anonime, raccolte da Reuters, manifestano invece perplessità proprio per le importanti attività che Brembo ha in Cina, un mercato che è per lei il terzo dopo Stati Uniti e Germania. Una di queste persone ha infatti affermato che “Brembo non ha alcun interesse a essere coinvolta in una lotta contro Sinochem” e un’altra ha ribadito che “se la Cina dovesse in qualche modo reagire, a risentirne non sarebbe solo Brembo, ma l’intera economia italiana“. Pirelli e Brembo costituiranno un grande polo del made in Italy, attivo anche nel post vendita? Solo il tempo potrà dirlo…

    Nicodemo Angì

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