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martedì, 05 Novembre 2024
  • Osservatorio Continental: parco circolante in lento rinnovo

    Osservatorio Continental

    L’Osservatorio Continental anche quest’anno ha presentato un’analisi sul mercato dei veicoli pesanti per il trasporto merci e persone in Italia.

    Lo studio riguarda il 2023 e intende tracciare la direzione verso la quale questo comparto si sta dirigendo, l’Osservatorio Continental ha dunque presentato l’analisi dei dati sulle immatricolazioni, i tipi di alimentazione, l’anzianità, la categoria euro del parco circolante e sull’andamento del traffico in autostrada.

    Osservatorio Continental: immatricolazioni veicoli pesanti per il trasporto merci e persone in Italia

    Per quanto concerne il trasporto merci oltre le 16t nel 2023 sono state circa 22.999 le nuove immatricolazioni, per una crescita, rispetto al 2022, del 6,9%. Nove le regioni in crescita, nove quelle in calo e due le regioni stabili.

    I maggiori incrementi sono in Basilicata (+35%), Trentino-Alto Adige (+26,5%), Umbria (+23,9%); i fanalini di coda sono Molise (-23,2%), Valle d’Aosta (-30,0%) e Puglia (-37,0%). In termini assoluti, guida la classifica la Lombardia (4.475 nuovi camion) seguita da Campania (2.546), Veneto (2.515). In coda, Basilicata (140 immatricolazioni), Molise (108) e Valle d’Aosta (50).

    L’Italia cresce meno della UE che ha registrato un aumento medio del 14,7%. Tra i primi cinque Paesi per crescita due sono piccoli (Cipro, +137,5% e Lussemburgo, +29,9%) e due medi: Portogallo (+50,9%) e Croazia (+34,5%). Primo grande Paese in crescita, la Germania con il +25,2%. Calano le immatricolazioni in Polonia (-1,2%) e crescono poco in Lituania (+7,2%), sedi di importanti flotte.

    Secondo l’Osservatorio Continental è soprattutto il Trasporto Pubblico il “settore” che ha rinnovato maggiormente la flotta.

    Crescono percentualmente di più Trentino-Alto Adige (+230,8%) e Molise (+184,3%) e Abruzzo (+175%). In assoluto, prima la Lombardia (+762 unità), il Lazio (+647) e il Piemonte (+452). Solo la Valle d’Aosta registra un calo pari al 12,5% dovuto ai 7 bus contro gli 8 venduti nel 2022. L’incremento italiano è superiore alla media UE, ferma al +19,4%. In Europa crescono più delle altre Lituania e Cipro, mentre tra i Paesi più grandi i risultati migliori sono quelli di Polonia (+121,9%) e Romania (+106,2%).

    Per quanto concerne le alimentazioni, il gasolio continua a fare la parte del leone con il 90,3%, seguono benzina e metano. Lenta la crescita delle alimentazioni ibride, tra lo 0,5 e 0,6%.

    Tra le regioni con la maggiore quota di mezzi elettrici sul circolante è in testa la Valle d’Aosta (2,6% con un aumento di 0,5 punti percentuali rispetto all’anno precedente), seguita dal Trentino-Alto Adige (dal 2,2% del 2022 al 2,5%). Il metano è in lieve calo e le regioni con le percentuali di circolante più elevato sono, come nel 2022, Marche (6,2%), Emilia-Romagna (4,3%) e Umbria (3,6%, dovuto a una grande flotta).

    Andando ad analizzare l’obsolescenza dei veicoli pesanti per il trasporto merci e persone in Italia, la percentuale di veicoli con meno di un anno aumenta dal 3,6% al 4,4% ma allo stesso tempo invecchiano quelli seminuovi, con un calo di 0,7 punti percentuali dei veicoli tra uno e cinque anni. I dati dei più anziani potrebbero essere anche qui viziati dal permanere sui registri di veicoli non più circolanti, tanto che la fascia oltre i 20 anni risulta la più diffusa con il 35,3% del circolante.

    I camion più nuovi sono in Trentino-Alto Adige (78,6%) e Valle d’Aosta (82,4%), che registrano rispettivamente soltanto lo 0,8% e l’1,1% di veicoli oltre 30 anni; in coda ci sono la Calabria con il 14,2% dei veicoli di meno di 10 anni e la Sicilia con il 16,9%. Le percentuali di veicoli ultra-trentennali nelle due regioni sono del 12,6% e 11,8% rispettivamente. 

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