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venerdì, 26 Settembre 2025

Mercato auto europeo: elettriche e ibride in crescita, Italia in difficoltà

Mercato auto europeo: elettriche e ibride in crescita, Italia in difficoltà

Ad agosto il mercato automobilistico europeo ha dato segnali di vitalità, pur senza rappresentare una vera svolta per l’andamento dell’anno. Secondo i dati diffusi da ACEA, le immatricolazioni nei Paesi UE+EFTA+UK hanno raggiunto quota 791.349 unità, con un incremento del 4,7% rispetto allo stesso mese del 2024. Questo piccolo passo avanti contribuisce a un bilancio annuo leggermente positivo: nei primi otto mesi del 2025 sono state vendute 8.691.840 vetture, pari a una crescita dello 0,4% rispetto all’anno precedente.

Mercati nazionali a confronto

Tra i principali mercati, la Spagna guida la ripresa con un +17,2% ad agosto, seguita da Germania (+5%) e Francia (+2,2%). Italia e Regno Unito restano invece in calo, rispettivamente -2,7% e -2%. Guardando ai dati cumulativi da gennaio ad agosto, la Spagna conferma il primato con +14,6%, il Regno Unito cresce moderatamente (+2,1%), mentre Italia (-3,7%), Germania (-1,7%) e Francia (-7,1%) mostrano ancora un andamento negativo.

Nel complesso, l’Unione Europea cresce del 5,3%, mentre i Paesi EFTA segnano un incoraggiante +11,5%. Un dato che riflette la maggiore solidità di alcuni mercati più piccoli e delle economie nordiche.

La spinta delle auto elettrificate

A trainare la domanda sono le auto elettriche e ibride. Le BEV (100% elettriche) registrano un +26,8% su base europea, con Germania (+39,2%) e Regno Unito (+29,5%) in testa. Le PHEV (ibride plug-in) segnano addirittura +56,3%, mentre le HEV (ibride tradizionali) crescono dell’11,7%.

Nella sola UE i numeri risultano ancora più marcati: BEV +30,2%, PHEV +54,5%, HEV +14,1%. All’opposto, le auto a benzina e diesel continuano a perdere terreno: rispettivamente -16,3% e -17,5%. Tuttavia, la quota di elettriche rimane al 15,8% del mercato, ben al di sotto del 30% fissato come obiettivo europeo e inferiore al 20% necessario per evitare sanzioni sulle emissioni. Va sottolineato come il 62% delle BEV sia concentrato in Germania, Belgio e Olanda, a conferma di una diffusione ancora disomogenea.

I costruttori: chi cresce e chi arretra

Il Gruppo Volkswagen mantiene la leadership con 219.048 unità immatricolate (+4,8%), trainato dai risultati positivi di VW (+5,4%), Skoda (+4,3%) e Cupra (+57,1%). In calo Audi (-2,4%), Seat (-16,5%) e Porsche (-1,9%).

Stellantis raggiunge 106.078 unità (+2,2%), grazie alla crescita di Alfa Romeo (+62,2%), Citroën (+34,4%) e Fiat (+7,8%). Male invece Peugeot (-6,6%), Opel/Vauxhall (-5,1%), DS (-26,8%) e Lancia (-63,3%).

Il Gruppo Renault segna un +7,8% con buone performance per Renault (+6,1%), Dacia (+8,4%) e Alpine (+288,7%). Cresce anche BMW Group (+11,4%), mentre Mercedes-Benz si ferma a +1,4%. Toyota registra invece un lieve calo (-1,5%).

Tra i costruttori asiatici e cinesi emergono Saic (+44,5%) e BYD (+215,7%). In controtendenza Tesla (-22,5%), Volvo (-21,2%), Mazda (-22,4%) e Mitsubishi (-31,3%), penalizzate da una concorrenza sempre più serrata nel segmento EV.

Il quadro complessivo suggerisce che il 2025 sarà un anno di transizione: la domanda di auto elettriche e ibride continuerà a crescere, ma resta fondamentale ampliare la distribuzione geografica e rendere più equilibrata la penetrazione dei modelli a zero o basse emissioni, soprattutto in mercati meno maturi come l’Italia.

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