24 C
Napoli
mercoledì, 30 Aprile 2025
  • Mercato auto, pesano inflazione e investimenti sbagliati

    Mercato auto, pesano inflazione e investimenti sbagliati

    Non è bastato il segnale di ripresa di luglio a far riprendere il mercato auto.

    Agosto 2024 ha segnato un calo importante nelle immatricolazioni in Europa e le conseguenze a settembre sono già visibili. Il mercato auto ancora una volta deve affrontare una dura e difficile ripresa. 

    I dati parlano di un calo del 18,3% delle immatricolazioni rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Questo ribasso evidenzia una frenata significativa del settore, che si riflette in modo particolarmente marcato su alcuni dei principali mercati continentali. Tra questi, spicca il crollo della Germania, il principale motore dell’industria automobilistica europea, dove la flessione è stata particolarmente grave.

    La Germania, che da sempre rappresenta il cuore pulsante dell’automotive in Europa, ha subito un vero e proprio crollo nelle immatricolazioni, peggiorando il quadro generale del mercato.

    L’economia tedesca, in difficoltà a causa di vari fattori come l’inflazione e l’aumento dei costi energetici, ha visto una drastica riduzione della domanda interna di auto nuove. Questo calo, che si inserisce in un contesto di debolezza generale, rappresenta un campanello d’allarme per l’intero settore.

    Mercato auto, preoccupante il dato relativo alle immatricolazioni di auto elettriche

    Le EV hanno subito una contrazione del 43,9% su base annua.

    Questo drastico calo arriva in un momento in cui l’industria stava puntando fortemente sulla transizione verso la mobilità elettrica, sostenuta da ingenti investimenti e incentivi statali in molti paesi europei. Il crollo evidenzia che, nonostante gli sforzi per promuovere la mobilità sostenibile, il mercato non ha risposto come previsto.

    Ad agosto forte calo anche per le immatricolazioni di auto ibride plug-in (-22,3%).

    Quanto a benzina e diesel la loro quota combinata è scesa leggermente al 44,3%, in calo dal 45,1%.

    Le vetture ibride sono l’unica tipologia che ha registrato una crescita ad agosto, con le immatricolazioni in aumento del 6,6% a 201.552 unità. La loro quota ha raggiunto il 31,3%, in aumento rispetto al 24% di agosto 2023.

    Le cause del calo delle immatricolazioni sono molteplici e complesse.

    Da un lato, la crisi della catena di approvvigionamento ha continuato a ostacolare la produzione di nuovi veicoli, con la carenza di microchip e l’aumento dei costi delle materie prime che hanno rallentato le linee di produzione in tutta Europa. Dall’altro, la crescente incertezza economica ha ridotto la propensione all’acquisto da parte dei consumatori, che preferiscono rimandare l’acquisto di beni durevoli come le automobili.

    Anche l’aumento dei tassi di interesse e l’inflazione hanno contribuito a comprimere il potere d’acquisto delle famiglie, rendendo più costoso il finanziamento di nuove auto.

    Il segmento delle auto elettriche, che richiedono spesso investimenti iniziali più alti rispetto alle auto tradizionali, è stato colpito in modo particolare da queste dinamiche.

    La flessione del mercato auto in Europa e il tonfo del segmento elettrico sollevano preoccupazioni per il futuro dell’industria.

    Se la crisi della catena di approvvigionamento e l’incertezza economica globale non dovessero risolversi nel breve termine, il settore potrebbe affrontare ulteriori difficoltà nei prossimi mesi.

    Il crollo dell’elettrico, in particolare, richiede una riflessione profonda. Nonostante l’urgenza di accelerare la transizione verso la mobilità sostenibile per rispettare gli obiettivi climatici europei, appare evidente che ulteriori incentivi e politiche di supporto saranno necessari per stimolare la domanda.

    ARTICOLI CORRELATI

    Ultime notizie