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giovedì, 04 Settembre 2025

Normativa Euro 7: l’importanza di test affidabili per i pneumatici

Normativa Euro 7: l’importanza di test affidabili per i pneumatici

L’Unione Europea ha posto la transizione ecologica al centro delle proprie politiche, fissando nuovi parametri con la normativa Euro 7, approvata nell’aprile 2024. Per la prima volta vengono introdotti limiti specifici alle emissioni derivanti dall’usura dei pneumatici, un fenomeno che ogni anno in Europa genera circa mezzo milione di tonnellate di particelle disperse nell’ambiente. L’obiettivo è ridurre sensibilmente questa forma di inquinamento e valorizzare i produttori capaci di proporre soluzioni tecnologiche rispettose delle nuove soglie.

Non tutti i pneumatici presentano lo stesso livello di abrasione: scelte progettuali, materiali e durata chilometrica possono determinare variazioni di emissioni fino a quattro volte. Per questo motivo la regolamentazione non può prescindere da un metodo di prova che rispecchi la realtà e sia al tempo stesso trasparente e riproducibile.

Test su strada e test in laboratorio: quale futuro per Euro 7

Il cuore della discussione riguarda la metodologia di misurazione. Due gli approcci principali:

  • Test su strada: valuta le emissioni in grammi per chilometro e tonnellata di carico in condizioni reali. È un metodo già validato in Europa, utilizzato dall’industria e dall’ADAC, con risultati ritenuti attendibili e comparabili.

  • Test in laboratorio su tamburo: ancora in fase di sviluppo, si basa su parametri incompleti e suscettibili di manipolazioni. Secondo lo studio ADAC del 2025, non è ancora sufficientemente maturo per diventare il riferimento normativo.

La differenza tra i due approcci è significativa: lo stesso pneumatico può risultare non conforme al test su strada ma superare il controllo in laboratorio, con il rischio di immettere sul mercato prodotti poco innovativi e più inquinanti. L’applicazione immediata del metodo in laboratorio potrebbe quindi avere ricadute ambientali negative e favorire importazioni a basso costo.

Michelin e l’impegno sull’abrasione dei pneumatici

Da oltre vent’anni Michelin investe in ricerca e sviluppo per ridurre le emissioni da usura. Già nel 2022 i suoi pneumatici avevano registrato valori inferiori del 28% rispetto alla media di mercato, confermati dallo studio ADAC del 2025 con una riduzione media del 26% rispetto ai principali concorrenti premium.

Grazie a innovazioni nei materiali e nella progettazione, l’azienda ha abbattuto del 5% le emissioni tra il 2015 e il 2020, evitando la dispersione di 100.000 tonnellate di particelle. Michelin ha annunciato di essere pronta ad adeguarsi alla normativa Euro 7 già dal 2028 sui nuovi prodotti e dal 2030 sull’intera gamma auto, dimostrando come la combinazione di rigore normativo e innovazione industriale possa contribuire concretamente a una mobilità più sostenibile.

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