In Italia, la diffusione delle auto elettriche resta contenuta, con una quota di mercato che stenta a superare il 5%. Il principale ostacolo? Il prezzo di listino ancora troppo elevato rispetto ai veicoli con motorizzazione termica. Ma cosa si può fare per rendere più accessibile la mobilità elettrica?
Secondo una recente indagine europea realizzata da AutoScout24 su un campione di oltre 6.000 persone in sei Paesi dell’Unione, gli italiani individuano nella riduzione dei costi il vero motore del cambiamento. Ben il 58% degli intervistati italiani si dice favorevole alla cancellazione dei dazi compensativi imposti dall’Unione Europea sulle auto elettriche (BEV) di origine cinese, nella speranza che ciò possa abbassare i prezzi finali per i consumatori.
I dazi attualmente in vigore, validi per cinque anni, prevedono sovrapprezzi che vanno dal 7,8% al 35,3% in base al produttore, oltre al 10% già esistente. Una barriera che, secondo molti, frena la competitività del mercato e penalizza la diffusione dell’elettrico.
L’Italia si conferma come il Paese più incline a favorire l’ingresso dei costruttori cinesi, mentre in Germania e Austria prevale un atteggiamento più cauto: solo il 33% dei tedeschi e il 36% degli austriaci appoggiano l’eliminazione dei dazi. In questi due Paesi, rispettivamente il 37% e il 41% degli intervistati ritiene che sarebbe un errore alleggerire le restrizioni.
Più equilibrata la situazione in Francia (46% favorevoli), Belgio (45%) e Paesi Bassi (40%), dove si registra una leggera preferenza verso un’apertura, ma con numeri inferiori rispetto all’Italia.
I costruttori cinesi corrono: auto elettriche vendute a prezzi competitivi
Mentre in Europa si discute ancora sul futuro del motore a combustione interna e sulla messa al bando delle immatricolazioni a partire dal 2035 – misura su cui il 52% degli italiani mostra scetticismo – i costruttori cinesi accelerano sul fronte dell’elettrificazione.
Proposte con dotazioni all’avanguardia, listini più accessibili e una gamma in continua espansione, spesso anche con modelli ibridi plug-in: questa la strategia con cui si stanno affermando nel Vecchio Continente.
Sergio Lanfranchi, Centro Studi AutoScout24: “Il prezzo rimane un elemento chiave per la diffusione delle auto elettriche e i produttori cinesi stanno portando sul mercato europeo alternative competitive e tecnologicamente valide. I dazi introdotti dall’UE avranno un impatto temporaneo, ma non sembrano in grado di arrestare una tendenza ormai avviata. Come piattaforma, il nostro obiettivo è offrire agli automobilisti il massimo della scelta, valorizzando un mercato dinamico e inclusivo”.