L’Associazione Demolitori di Autoveicoli (ADA), aderente ad Assoambiente, accoglie con favore l’iniziativa legislativa finalizzata a contrastare il fenomeno dei veicoli abbandonati sulle strade italiane. Si tratta della Proposta di Legge, già approvata dalla Camera e ora all’esame del Senato, che introduce la possibilità di cancellare dai registri pubblici (PRA) i veicoli sottoposti a fermo amministrativo e ormai fuori uso.
Un provvedimento che, secondo l’ADA, rappresenta un’importante risposta normativa a una criticità da tempo irrisolta, capace di restituire decoro urbano e spazio pubblico ai cittadini, oltre a garantire una gestione più efficace dei rifiuti.
Secondo i dati ACI, sono oltre 3 milioni e 600mila i veicoli fermi iscritti al PRA: mezzi spesso vetusti, inutilizzati e fonte di degrado visivo e ambientale nei centri abitati di tutta Italia. La norma prevede che spetti ai comuni, alle province o agli enti proprietari delle strade accertare l’inutilizzabilità del veicolo, mentre il proprietario sarà responsabile dei costi di cancellazione e rottamazione.
Tuttavia, l’ADA sottolinea alcune criticità che potrebbero ostacolare l’efficacia della legge, in particolare nei grandi centri urbani. “Il processo così come strutturato risulta complesso e rischia di rallentare la rottamazione”, afferma Anselmo Calò, presidente dell’associazione “perché richiede l’intervento della Polizia Locale per certificare l’inutilizzabilità del veicolo. Questo passaggio, specie nelle metropoli, potrebbe complicare eccessivamente la procedura per i cittadini”.
Per superare queste difficoltà, ADA auspica che durante l’iter in Senato vengano accolti gli ordini del giorno già approvati alla Camera su proposta dei deputati Casu e Raimondo, che prevedono un’esenzione dalla certificazione per i veicoli con oltre 10-15 anni di anzianità.
“La direzione è quella giusta, ma serve semplificare“, conclude Calò, “per evitare che una buona norma rimanga inapplicabile nella realtà quotidiana”.