Quando si deve sostituire la frizione? Si può camminare con il volano rotto? A queste domande risponderemo nell’articolo.
A che serve la frizione
È essenziale per riuscire a muoversi e può durare a lungo ma non è eterna: quando sostituire la frizione?
La frizione ha l’importantissimo compito di inviare la coppia del motore alla trasmissione e questo lavoro dev’essere graduale passando, senza vibrazioni o sobbalzi, dallo stacco totale del motore all’invio di tutta la coppia disponibile. Un compito non facile, quindi, che dev’essere portato a termine per migliaia di volte senza problemi. Il meccanismo della frizione prevede un disco d’acciaio rivestito sui due lati da materiale d’attrito che viene spinto contro il volano da una specie di campana, lo spingidisco.
Quest’ultimo viene compresso sul volano da una molla, detta a diaframma perché ha l’aspetto di un disco diviso in tanti settori, che esercita una forza di diverse centinaia di kg: quando si preme il pedale la forza si esercita su un cuscinetto, il reggispinta, che vince la forza della molla e permette quindi di staccare il disco frizione dal volano.
Come si arriva al costo sostituzione frizione?
La descrizione della frizione aiuta a capire perché si parla di kit frizione e come mai il costo sostituzione frizione o sostituzione volano e frizione è molto variabile. Si parla di kit perché una volta che si accede alla frizione, operazione che nella grande maggioranza dei casi prevede lo stacco/riattacco del cambio, vale la pena di sostituire anche lo spingidisco e il cuscinetto reggispinta (come capire se è danneggiato?), generalmente venduti per l’appunto in kit. È possibile reperire anche il solo disco frizione, utile per esempio nel caso che si sia sostituito tutto il gruppo poco tempo prima e il disco si sia contaminato con olio o grasso, ma se il gruppo è arrivato alla fine della sua vita utile (dopo 100/140mila km) è più che opportuno sostituire tutti i componenti.
Il costo sostituzione frizione Panda 1.2 benzina, per esempio, prevede circa 70/90 euro del kit e fasi quali smontaggio di ruote e ammortizzatori, del motorino di avviamento, eventuale sostituzione dell’olio del cambio e rimozione di quest’ultimo. Si capisce che occorrono diverse ore di manodopera sostituzione frizione e non è quindi il caso di risparmiare sul ricambio perché una sua vita breve implicherebbe un’altra sostituzione con altri 200 e più euro di manodopera.
Problemi dopo la sostituzione frizione
I costi salgono decisamente quando si parla del kit frizione e volano Audi a3 2.0 Tdi 140 CV sia perché si tratta di componenti più grandi e robusti sia per il fatto che il volano è di tipo bimassa, un componente costoso che richiede una diagnosi accurata prima di decidere di sostituirlo.
Essendo fatto di più pezzi con interposte molle e componenti vari il volano bimassa dura meno di quello tradizionale ed è piuttosto caro: il kit frizione e volano Audi A3 2.0 Tdi 140 CV costa almeno 350 euro fino a più di 600 e anche le ore di manodopera salgono perché la lavorazione non è solo più lunga ma anche più complicata e richiede attrezzi speciali. I prezzi del ricambio sono simili anche per il kit frizione e volano Opel Astra 1.7 Cdti e per il kit frizione e volano Fiat Bravo 1.6 Multijet 120 CV.
I problemi dopo sostituzione frizione possono essere di vario tipo: se si riscontra una frizione morbida dopo sostituzione la cosa può essere del tutto normale perché i componenti sono nuovi, non ossidati e ben lubrificati; se però questa “morbidezza” è associata a un pedale non omogeneo e a difficoltà nell’inserimento delle marce allora, se l’azionamento è idraulico, ci potrebbe essere aria nel circuito che dev’essere quindi controllato e spurgato.
Guai (molto) più seri dopo sostituzione frizione possono invece verificarsi se si rimpiazza il volano bimassa con uno convenzionale: le vibrazioni non adeguatamente smorzate possono danneggiare la trasmissione e persino l’albero motore.
