Tre anni dopo l’annuncio che sembrava sancire il passaggio definitivo all’elettrico, Audi modifica in modo sostanziale la propria roadmap industriale. Il marchio dei quattro anelli continuerà a produrre vetture con motori a benzina almeno fino al 2035 e, in alcuni casi, anche oltre. A confermare il cambio di passo è il nuovo CEO Gernot Döllner, che ha ufficializzato l’allungamento della vita del termico in un’intervista rilasciata al magazine britannico Autocar.
Sotto la precedente gestione di Markus Duesmann, Audi aveva dichiarato l’intenzione di lanciare esclusivamente modelli elettrici a partire dal 2026, con l’addio totale ai motori endotermici previsto per il 2033, salvo eccezioni per il mercato cinese. L’obiettivo era una transizione netta, guidata dalle politiche ambientali europee e dal progressivo sviluppo dell’infrastruttura di ricarica.
Strategia Audi: svolta graduale verso l’elettrico
Con Döllner al comando dal settembre 2023, la visione è diventata più cauta. Il piano attuale prevede il proseguimento della produzione di veicoli a benzina oltre il limite inizialmente fissato, lasciando spazio a una valutazione flessibile basata sull’andamento dei singoli mercati. I prossimi due anni saranno caratterizzati da un’intensa offensiva di prodotto che includerà modelli con motorizzazioni termiche, tra cui le nuove A5, A6 e Q3, oltre alle versioni ad alte prestazioni delle serie S e RS.
Parallelamente, Audi continuerà a introdurre modelli elettrici: è atteso entro il 2026 un modello compatto entry-level in sostituzione della A3, ma il passaggio definitivo alla mobilità elettrica si allontana. I numeri del mercato raccontano una realtà complessa: nel primo trimestre del 2025, Audi ha venduto 46.371 veicoli elettrici (+30,1% rispetto al 2024), ma resta indietro rispetto ai principali concorrenti. BMW ha immatricolato oltre 86.000 unità, più che raddoppiando le performance dell’anno precedente, mentre Mercedes ha raggiunto quota 40.706.
Le difficoltà di una transizione rapida sono comuni a molti costruttori. L’Unione Europea ha fissato al 2035 il termine per la vendita di nuove auto a combustione, ma i ritardi nello sviluppo della rete di ricarica, la variabilità normativa tra i Paesi e l’eterogeneità delle esigenze dei clienti complicano lo scenario. Anche Mercedes ha diluito gli obiettivi iniziali, mentre BMW ha sempre mantenuto un approccio aperto, evitando di fissare una deadline per il phase-out dei motori a benzina.
La nuova traiettoria di Audi si inserisce in un contesto di prudenza condivisa. Il termico resta centrale per molti mercati globali e la domanda di modelli tradizionali è ancora elevata. Il marchio tedesco adotta così una strategia di adattamento, puntando su una transizione graduale e realistica, in linea con la complessità dell’attuale ecosistema automobilistico.