La potenza delle leghe a memoria di forma è il passo verso il futuro ad opera della multinazionale Saes Getters alle porte di Milano, leader per il business di materiali avanzati. Tra le novità si ammira una molla che si allunga, fin qui tutto normale, ma esponendola ad una fonte di calore, il materiale si contrae con forza e ritorna alla vecchia forma. Oltre 400 brevetti e nuove applicazioni per leghe a memoria di forma che grazie alle loro caratteristiche di superelasticità e alla capacità di recuperare la forma originaria a determinate temperature hanno impieghi sterminati: dall'automotive all'aeronautica, dagli elettrodomestici al biomedicale, con la possibilità di realizzare ad esempio valvole cardiache capaci di sopportare 800 milioni di cicli. Virtuoso è il connubio con le università e i centri di ricerca, che attraverso il costante lavoro di laboratorio sono una linfa vitale per la multinazionale che deve a questo tipo di collaborazioni almeno l’80 per cento delle innovazioni proposte sul mercato. A tal proposito, il gruppo che in passato era esclusivamente leader mondiale negli estrattori di vuoto per i tubi catodici, ha saputo nel tempo cambiare pelle evitando così di essere travolto dalla rivoluzione degli schermi piatti. Fondamentale è anche l’alleanza con la "vicina" Stmicroelectronics, che ad esempio, proprio grazie a nuovi componenti Saes Getters, è riuscita a fornire ad Apple i "mems", giroscopi che hanno cambiato volto al mondo dell'elettronica.