
La progressiva diffusione delle auto elettriche sembrava destinata a crescere senza rallentamenti, ma il 2025 ha segnato una svolta inattesa. La domanda si è stabilizzata, alcuni Paesi europei hanno rivisto gli incentivi e i costruttori stanno ridimensionando le previsioni di vendita. Il risultato è una frenata del mercato EV, che apre nuovi scenari per il post-vendita e per chi lavora ogni giorno nelle officine e nei magazzini ricambi.
A cambiare sono innanzitutto gli investimenti dei costruttori: molte aziende hanno rimodulato i piani esclusivamente elettrici, affiancando lo sviluppo di motori termici evoluti e ibridi di ultima generazione. Questo equilibrio riportato tra diverse tecnologie avrà un impatto diretto sulla domanda di componenti, sulla disponibilità dei ricambi e sulle competenze richieste ai tecnici.
Per le officine, il rallentamento dell’elettrico significa una cosa precisa: la transizione sarà più graduale e richiederà una doppia preparazione, tra diagnostica digitale e manutenzione dei sistemi tradizionali. Mentre cresce la necessità di conoscere batterie, inverter e software di gestione, rimane stabile il lavoro sui motori termici, sempre più compatibili con biocarburanti ed e-fuel.
Come cambia il post-vendita con la frenata delle auto elettriche
Nel 2026 il mercato vedrà una convivenza più armonica tra diverse motorizzazioni. I magazzini ricambi dovranno gestire una gamma più ampia di componenti, dall’elettronica di potenza ai pezzi meccanici tradizionali, mentre i meccanici saranno chiamati ad aggiornarsi su protocolli di sicurezza HV, diagnosi multimarca e nuove piattaforme ibride.
Anche la gestione delle batterie diventerà un servizio sempre più richiesto: controlli periodici dello stato di salute, manutenzione preventiva e strumenti di diagnosi avanzata saranno elementi chiave per fornire un servizio competitivo. Questa evoluzione offrirà nuove opportunità di business alle officine più strutturate e ai ricambisti che sapranno anticipare le richieste del mercato.
Il rallentamento dell’elettrico non frena l’innovazione, ma la rende più realistica. Per il post-vendita, il 2026 sarà l’anno di un cambiamento più equilibrato, dove competenze, strumenti e ricambi dovranno dialogare con un mercato sempre più diversificato.








