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venerdì, 23 Maggio 2025
  • Auto elettriche sempre più in calo nel 2024, Italia e Spagna fanalini di coda

    Auto elettriche sempre più in calo nel 2024, Italia e Spagna fanalini di coda

    Dopo un 2023 promettente che aveva visto una crescita significativa delle vendite di auto elettriche in tutta Europa, il 2024 registra una battuta d’arresto inaspettata per il settore.

    La flessione coinvolge vari mercati del continente e colpisce soprattutto l’Italia, che si conferma uno dei Paesi con il tasso di adozione più basso insieme alla Spagna. Nonostante incentivi e politiche a favore della mobilità sostenibile, l’interesse dei consumatori sembra diminuire, sollevando nuovi interrogativi sulla capacità dell’Europa di guidare la transizione ecologica nel settore automobilistico.

    Secondo i dati più recenti, nel 2024 le immatricolazioni di auto elettriche in Europa sono diminuite di oltre il 12% rispetto all’anno precedente. Questa inversione di rotta è più marcata in Italia e Spagna, che già nel 2023 mostravano tassi di adozione inferiori rispetto a Paesi come Norvegia, Germania e Paesi Bassi.

    In Italia, in particolare, il calo si attesta intorno al 15%, evidenziando una reticenza da parte degli automobilisti italiani che, pur sensibilizzati sulle tematiche ambientali, non sembrano pronti a passare a un veicolo elettrico.

    Sembra ormai chiaro che gli incentivi non bastano. In Italia, essi arrivano fino a 5.000 euro per le auto elettriche, una somma che si riduce ulteriormente grazie alle agevolazioni regionali e comunali. Tuttavia, questi sforzi non sono stati sufficienti a convincere il pubblico.

    Il costo ancora elevato delle auto elettriche rispetto ai veicoli a combustione interna ne ostacola la diffusione

    Nonostante gli incentivi, il prezzo di partenza di molti modelli elettrici resta proibitivo per una buona fetta della popolazione, soprattutto in un contesto di inflazione e di crescenti pressioni economiche.

    A questo si aggiunge il timore riguardo all’autonomia e alla disponibilità di infrastrutture di ricarica, considerazioni che continuano a frenare molti potenziali acquirenti. In Italia è ancora inadeguata, nonostante un +35% rispetto al 2022 quelle ad accesso privato, salite a 500.000 anche grazie al superbonus e ora pari a un decimo di quelle ad accesso pubblico.

    Questo alimenta nei consumatori la percezione di non riuscire a gestire i viaggi a lunga distanza con un’auto elettrica.

    La situazione è simile in Spagna, dove il numero di stazioni di ricarica è insufficiente rispetto ai principali mercati dell’Europa centrale e settentrionale. Anche l’autonomia delle auto elettriche, sebbene migliorata rispetto agli anni passati, non è ancora in linea con le aspettative di molti consumatori.

    Le prestazioni variano notevolmente tra i modelli, e se alcuni veicoli di fascia alta possono garantire una buona autonomia, i modelli più economici rimangono limitati, soprattutto in inverno o in condizioni che richiedono un consumo energetico più elevato.

    Oltre agli incentivi e alla logistica, dovrebbe prevalere la necessità di una maggiore consapevolezza sui vantaggi a lungo termine dell’elettrico, come i costi ridotti di mantenimento e l’impatto ambientale positivo.

    Molte famiglie e imprese non hanno ancora una chiara visione dei benefici e, per contro, sono preoccupate dall’investimento iniziale. La transizione ecologica dell’automotive è fondamentale per ridurre le emissioni di CO2 e per rispettare gli obiettivi climatici fissati dall’Unione Europea, ma richiede un contesto di supporto più ampio.

    Il 2024 segna una fase di stallo per le auto elettriche in Europa, soprattutto nei Paesi come l’Italia che stentano a tenere il passo con i leader del settore. Il fenomeno invita a una riflessione critica sulle strategie adottate finora e sulla necessità di interventi strutturali per supportare una transizione che non sia solo accessibile, ma anche attraente per tutti i cittadini.

    Per colmare il gap con gli altri paesi europei e raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione previsti per il 2030, l’Italia dovrebbe immatricolare in media più di 800.000 veicoli elettrici all’anno. Numeri (attuali) alla mano, sembra una montagna difficile da scalare.

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