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mercoledì, 30 Aprile 2025
  • Stellantis, FIM chiede di anticipare la produzione della Fiat 500 ibrida

    Stellantis, FIM chiede di anticipare la produzione della Fiat 500 ibrida

    Il settore automobilistico continua ad affrontare una fase critica e anche Stellantis, uno dei colossi mondiali dell’automotive, non ne è immune. Negli ultimi mesi, la produzione nei principali stabilimenti italiani del gruppo ha registrato un forte calo, segnalando un momento di difficoltà per l’azienda.

    I metalmeccanici della Cisl parlano di «profondo rosso»: dopo tre anni di crescita il dato è negativo con 387.600 auto e furgoni realizzati. Per la prima volta tutti gli stabilimenti sono in negativo e perdono sia le auto (-40,7%) sia i veicoli commerciali (-10,2%). Anche i due siti in positivo nel primo semestre, Pomigliano e Atessa, sono in rosso (-5,5% e -10,2%). La Fim prevede per il 2024 una produzione di auto sotto le 300 mila unità e un complessivo di 500 mila veicoli, un terzo in meno del 2023 (751 mila). 

    Le cause principali sono l’aumento dei costi di produzione e il calo della domanda di automobili, fattori che stanno mettendo sotto pressione l’intero comparto. Difficoltà che, sebbene non riguardino solo Stellantis, qui si fanno sentire in maniera “prepotente”. La relatà è che tutta l’industria automobilistica sta subendo l’impatto di un contesto economico sfavorevole.

    I costi delle materie prime, in particolare l’acciaio e i semiconduttori, continuano a crescere, erodendo i margini di profitto delle case automobilistiche.

    A questo si aggiunge il caro energia, che ha fatto schizzare i costi di produzione in tutta Europa. E Sul fronte della domanda, il quadro non è migliore. Gli alti tassi di inflazione e l’incertezza economica generale hanno portato a un calo degli acquisti di nuove vetture, sia sul mercato italiano che internazionale.

    Molti consumatori preferiscono rimandare l’acquisto di un’auto, soprattutto in attesa di incentivi o di modelli elettrici più accessibili. Inoltre, la transizione verso l’elettrico, pur essendo un’opportunità di crescita a lungo termine, comporta anche sfide a breve termine, con la riconversione delle linee produttive e l’adeguamento dell’intera filiera.

    Intanto, in questo contesto di crisi in Italia, la FIM-CISL, uno dei principali sindacati dei metalmeccanici, ha lanciato una proposta cruciale per il futuro dello stabilimento Stellantis di Mirafiori: anticipare la produzione della Fiat 500 ibrida.

    L’obiettivo è far fronte al calo della domanda e alla crisi del comparto, rilanciando l’iconico modello in una versione più moderna e sostenibile, in linea con le tendenze di mercato verso la mobilità elettrica e a basse emissioni.

    Gli scenari futuri sono incerti. Il calo della produzione rappresenta una sfida da superare, ma anche un’opportunità per accelerare l’innovazione e prepararsi alle esigenze future del mercato. Stellantis e il settore auto italiano dovranno navigare con attenzione questo periodo di turbolenza economica per tornare a crescere in un futuro sempre più green e tecnologico.

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