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venerdì, 15 Agosto 2025

Stellantis, FIM chiede di anticipare la produzione della Fiat 500 ibrida

Stellantis, FIM chiede di anticipare la produzione della Fiat 500 ibrida

Il settore automobilistico continua ad affrontare una fase critica e anche Stellantis, uno dei colossi mondiali dell’automotive, non ne è immune. Negli ultimi mesi, la produzione nei principali stabilimenti italiani del gruppo ha registrato un forte calo, segnalando un momento di difficoltà per l’azienda.

I metalmeccanici della Cisl parlano di «profondo rosso»: dopo tre anni di crescita il dato è negativo con 387.600 auto e furgoni realizzati. Per la prima volta tutti gli stabilimenti sono in negativo e perdono sia le auto (-40,7%) sia i veicoli commerciali (-10,2%). Anche i due siti in positivo nel primo semestre, Pomigliano e Atessa, sono in rosso (-5,5% e -10,2%). La Fim prevede per il 2024 una produzione di auto sotto le 300 mila unità e un complessivo di 500 mila veicoli, un terzo in meno del 2023 (751 mila). 

Le cause principali sono l’aumento dei costi di produzione e il calo della domanda di automobili, fattori che stanno mettendo sotto pressione l’intero comparto. Difficoltà che, sebbene non riguardino solo Stellantis, qui si fanno sentire in maniera “prepotente”. La relatà è che tutta l’industria automobilistica sta subendo l’impatto di un contesto economico sfavorevole.

I costi delle materie prime, in particolare l’acciaio e i semiconduttori, continuano a crescere, erodendo i margini di profitto delle case automobilistiche.

A questo si aggiunge il caro energia, che ha fatto schizzare i costi di produzione in tutta Europa. E Sul fronte della domanda, il quadro non è migliore. Gli alti tassi di inflazione e l’incertezza economica generale hanno portato a un calo degli acquisti di nuove vetture, sia sul mercato italiano che internazionale.

Molti consumatori preferiscono rimandare l’acquisto di un’auto, soprattutto in attesa di incentivi o di modelli elettrici più accessibili. Inoltre, la transizione verso l’elettrico, pur essendo un’opportunità di crescita a lungo termine, comporta anche sfide a breve termine, con la riconversione delle linee produttive e l’adeguamento dell’intera filiera.

Intanto, in questo contesto di crisi in Italia, la FIM-CISL, uno dei principali sindacati dei metalmeccanici, ha lanciato una proposta cruciale per il futuro dello stabilimento Stellantis di Mirafiori: anticipare la produzione della Fiat 500 ibrida.

L’obiettivo è far fronte al calo della domanda e alla crisi del comparto, rilanciando l’iconico modello in una versione più moderna e sostenibile, in linea con le tendenze di mercato verso la mobilità elettrica e a basse emissioni.

Gli scenari futuri sono incerti. Il calo della produzione rappresenta una sfida da superare, ma anche un’opportunità per accelerare l’innovazione e prepararsi alle esigenze future del mercato. Stellantis e il settore auto italiano dovranno navigare con attenzione questo periodo di turbolenza economica per tornare a crescere in un futuro sempre più green e tecnologico.

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