Quali sono le auto familiari usate preferite dagli italiani, quelle di seconda mano che offrono spazio, abitabilità e praticità in città e nelle gite fuori porta?
Secondo una recente indagine condotta da Carfax, tra le auto familiari usate predilette dagli italiani al primo posto figura l’Audi A4 con il 16% di richieste, una scelta dovuta non solo alla sua eleganza ma anche allo spazio che offre per lo stivaggio dei bagagli, seguono la Nissan Qashqai con il 12% di preferenze, la Jeep Renegade, Fiat 500X e Ford Focus.
All’Audi A4 spetta anche un altro primato, sembrerebbe che la sua leadership sia anche nel caso delle contraffazioni, il 45% delle vetture vendute di seconda mano sono oggetto di manipolazioni del contachilometri, una alterazione che incide profondamente anche sul valore di mercato della vettura, il 23% degli esemplari venduti in Italia proviene dall’estero, un fattore questo da non trascurare perché rende molto più difficile tracciarne la storia.
Quali sono i potenziali rischi nell’acquisto di un’auto familiare usata?
Secondo l’indagine condotta da Carfax al primo posto figurano gli incidenti, seguiti dall’importazioni, manipolazione dei chilometri e noleggio, quest’ultimo aspetto può rappresentare un problema per via dell’eccessivo nudo di conducenti e chilometraggio oltre che per la tipologia di percorrenza stradale che comporterebbe una maggiore usura di freni e pneumatici.
In termini di longevità un’auto familiare usata è considerata ancora giovane se ha una media di 6/7 anni di vita e una percorrenza chilometrica intorno ai 100.000 km, in questo caso oltre la metà degli esemplari venduti ha avuto un solo proprietario mentre il 43% dai 2 ai 4 passaggi di proprietà.
A rappresentare una reale fotografia del mercato dell’usato c’è anche un altro dato, quello delle usate familiari con età fino a 24 anni, secondo le recenti statistiche di Carfax auto così vecchie hanno il 20% di possibilità di presentare tra i più frequenti rischi, dalla manipolazione chilometrica ai danni nascosti fino alle conseguenze che ne derivano dall’importazione con annessa impossibilità di ripercorrere e costruire la storia della vettura.