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venerdì, 26 Aprile 2024
  • Semafori a 4 colori, l’idea nasce per i veicoli autonomi

    Semafori a 4 colori, l'idea nasce per i veicoli autonomiArriveranno semafori a 4 colori per la guida autonoma?

    Le auto-robot potrebbero rivoluzionare uno degli elementi più tradizionali della viabilità, portando sulle strade semafori a 4 colori grazie all’aggiunta del bianco. Questo possibile cambiamento epocale nel look delle nostre strade sarà il segno visibile di un mutamento molto importante per l’automotive, la guida autonoma. L’opportunità di introdurre semafori a 4 colori è stata delineata da ricercatori della North Carolina State University: un loro studio suggerisce infatti che il colore bianco segnalerebbe ai conducenti che dei veicoli autonomi stanno gestendo l’immissione nell’incrocio e quindi i guidatori umani potrebbero imitarli approfittando dei ‘sensi estesi’ delle auto robot. In questo modo il diventerebbe più scorrevole con riduzione degli sprechi sia di carburante sia di tempo. Una possibilità interessante e uno specchio dei tempi come la barra luminosa salvavita pensata per i pedoni.

     

    I semafori a 4 colori potrebbero snellire il traffico

    Possiamo parlare di una sensorialità sviluppata per i veicoli autonomi dato che essi non solo sono connessi ma comunicano con le infrastrutture stradali e ‘percepiscono’ quindi meglio dei guidatori umani la situazione del traffico. Le auto-robot non avranno bisogno di ‘guardare’ il semaforo, perché comunicheranno con esso in modalità wireless, ma l’accensione del bianco sarà un segnale per conducenti e passeggeri umani che l’incrocio sarà attraversabile in sicurezza. Ali Hajbabaie, uno degli autori del lavoro, spiega che “la luce rosse continuerà a significare stop e quella verde via libera mentre quella bianca dirà ai conducenti umani semplicemente di seguire il veicolo davanti a loro“. L’idea sembra buona in quanto teorizza una cooperazione fra i guidatori umani e i veicoli autonomi: chissà se non rispettare i semafori a 4 colori sarà indicata in futuro come un’infrazione grave come avviene oggi per quelli tradizionali.

     

    L’intelligenza collettiva alleata dei semafori a 4 colori

    I ricercatori che hanno studiato i possibili effetti positivi dei semafori a 4 colori hanno teorizzato la ‘luce bianca’ già dal 2020 con un computer che riceveva segnali dai veicoli autonomi in avvicinamento per comunicar loro come procedere attraverso l’incrocio e gestire i semafori. L’approccio attuale prevede invece, come spiegato da Hajbabaie, “un calcolo distribuito che utilizza efficacemente le risorse di calcolo dei veicoli autonomi per regolare il flusso del traffico. Questo è più efficiente e resiste meglio a errori o malfunzionamenti. In caso di interruzione o ritardo nella comunicazione con il semaforo, il calcolo distribuito sarebbe comunque in grado di gestire il flusso del traffico senza intoppi”. Simulazioni al computer hanno permesso di stimare che se il 10% dei veicoli in un incrocio regolato da semafori a 4 colori fosse autonomo i rallentamenti diminuirebbero del 3% mentre se le auto-robot fossero il il 30% i rallentamenti decrescerebbero del 10,7%. I ricercatori ritengono che alcuni elementi del concetto dei semafori a 4 colori potrebbero essere sperimentati con solo piccole modifiche alle infrastrutture e ai veicoli autonomi già esistenti, per esempio in luoghi specifici quali le aree portuali intasate di veicoli da trasporto. I test sui veicoli a guida autonoma, anche se con qualche difficoltà, stanno continuando e progetti come il Nissan ServCity, per esempio, potrebbero utilmente interfacciarsi con gli sviluppi degli studi sui semafori a 4 colori.

     

    Nicodemo Angì

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