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giovedì, 25 Aprile 2024
  • Distratto da cellulare: c’è la barra salvavita

    Pedoni distratti da cellulare: da Bari arriva la barra salvavita.

    E' quella che si vede nella foto accanto. A pubblicarla sulla sua pagina facebook il sindaco del capoluogo pugliese, Antonio Decaro. L'innovazione porta un nome eloquente: red safe life. Ed è stata studiata per un obiettivo ben preciso: aumentare il livello di sicurezza dei cittadini spesso distratti, nel camminare e nell'attrevarsare le strade, dall'utilizzo dello smartphone. 

    Distrazione da cellulare: ecco l'innovazione 

    "Stasera abbiamo avviato la prima sperimentazione della cosiddetta red safe life, la barra luminosa salvavita per gli attraversamenti pedonali, che segnala l’impossibilità di attraversare quando il semaforo è rosso, a tutti quelli che spesso come me sono soliti camminare a testa bassa presi dal cellulare. Siamo la terza città in Italia dopo Padova e Roma a testare questo dispositivo che al termine della fase sperimentale potrà essere installato anche su altri incroci a grande intensità di traffico"  – queste le parole del sindaco Decaro pubblicate in un post sulla sua pagina facebook.

     

    GUIDA IN AUTO, CELLULARE: QUASI 1 UNDER 25 SU 2 INVIA MESSAGGI IN AUTO

    L'innovazione senza dubbio può davvero essere utile in termni di safety e di riduzione dei sinistri. Noi tutti ce lo auguriamo visto che la distrazione da cellulare è una delle cause principali di incidenti. Da una recente indagine di Altroconsumo emerge che il comportamento più pericoloso messo in atto da parte dei guidatori è il contestuale utilizzo dello smartphone: il 27% degli automobilisti ammette di inviare messaggi al volante, mentre il 17% afferma di dare un’occhiata online durante la guida. I numeri sono in linea con le tendenze risultanti dalle statistiche della Polizia in materia di guida distratta, che rappresenta la prima causa di incidenti con morti e feriti in Italia.  L’età risulta un fattore determinante per la distrazione con il cellulare: i conducenti meno attenti sono infatti quelli entro i 45 anni di età. La percentuale raddoppia nella fascia fino ai 25 anni: tra questi ben il 46% sostiene di mandare messaggi quando si trova al volante.

     

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