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martedì, 23 Aprile 2024
  • Ricambi online e sui cellulari, chi non c’è perde molto

    Inforicambi è un magazine esclusivamente online, cosa che fa ovviamente capire quanto il nostro editore, la Sofinn Italia,  creda ad internet. Ma se si parla tanto di ricambi online non è perché si ha una fede acritica nel web. Inchieste, dati e analisi sembrano infatti portare alle stesse conclusioni: gli operatori aftermarket  che non hanno una presenza organica sul web rischiano di avere un ruolo poco rilevante.

     

    Dati sull’E-commerce

    e-commercePer sostenere questa idea possiamo citare, per esempio, un recente articolo apparso sul sito Searchautopart che riporta dati e tendenze molto interessanti relative al mercato statunitense. Il tutto va inquadrato nel mercato USA dell’aftermarket che nel 2017 si è contratto del 3,6 percento, in base a una ricerca di Moody’s Investor Service, con una tendenza al ridimensionamento che dovrebbe proseguire ancora per circa 18 mesi. Se il settore si restringe in media, i grandi dell’e-commerce si muovono in maniera aggressiva. Non ci sono dati certi ma sembra che Amazon, già dinamica nel 2017, abbia ulteriormente eroso nel 2018 quote di mercato alle 3 grandi catene di vendita di ricambi auto statunitensi. Il successo del colosso dell’E-commerce si vede anche dalla comunicazione degli accessori auto più amati dai suoi clienti. Questa notizia è la conferma della tendenza che vede il consumatore bypassare i negozi ‘fisici’ per acquistare i ricambi online.  Corollario di questi risultati è che le aziende che vinceranno in questo tipo di attività sono quelle che avranno investito nell’online, con l’ulteriore specificazione che l’E-commerce vincente sarà di tipo multicanale. Gli acquisti online da dispositivi mobili, tipicamente telefoni cellulari, saranno sempre più importanti in un settore comunque in crescita.

     

    Acquisti in mobilità

    autoricambi onlineSecondo la società di ricerche di mercato Hedges & Company, le vendite online di ricambi auto, negli USA, stanno superando quelle nei negozi tradizionali. Il loro valore nel 2017 ha raggiunto gli 8,9 miliardi di dollari e la stima della crescita per quest’anno è del 15 percento. Questi valori sono impressionanti ma la notizia-bomba è che una bella fetta di questa ‘torta’, più di 4 miliardi di dollari, proviene da vendite generate da dispositivi mobili. Eppure, nonostante queste tendenze, il settore dell’aftermarket automotive è apparso in ritardo nell’abbracciare l’e-commerce in generale e la multicanalità in particolare. Un’altra ricerca, condotta dal fornitore di piattaforme di E-commerce Sana commerce, ha evidenziato che un sostanzioso 35 per cento delle aziende attive nell’automotive aveva attivato la vendita di ricambi online da meno di un anno. Un altrettanto rilevante 37 percento pensava che il negozio fisico fosse il canale più importante per le loro vendite e meno del 18 percento ha attribuito importanza al canale mobile. La stragrande maggioranza di queste imprese dell’aftermarket USA, quindi, non è preparata ad accaparrarsi i 4 miliardi di business che saranno generati dall’E-commerce mobile. La criticità di un E-commerce fruibile facilmente anche dal cellulare è testimoniata dal fatto che chi fa una ricerca da un dispositivo mobile nel 40 per cento dei casi uscirà da un sito se la sua homepage non è mobile-friendly. L’importanza del canale mobile è ribadita dai dati di Google che dicono che sono iniziate dal cellulare, per esempio, le ricerche online del 59 per cento delle batterie per auto.

     

    Smartphone e ricambi

    smartphone ed autoricambiUn altro dato interessante: l’Auto Care Association USA ha rilevato che il mercato del fai-da-te è in crescita, da 49 miliardi di dollari nel 2014 a 54 miliardi nel 2017. Il fenomeno è ben presente anche in Italia, come dimostrato dal nuovo record di eBay. Negli Stati Uniti, forse meno maniaci di noi italiani, l’accesso ad uno smartphone è arrivato al 77 percento della popolazione (era del 35 percento del 2011) mentre la banda larga casalinga sembra aver raggiunto la stabilità. In altre parole, molte persone accedono al Web soltanto via cellulare/tablet. In Italia la situazione non è diversa, se pensiamo che l’anno scorso il 25 percento (9,3 milioni) dei 37,3 milioni di italiani che accedono a internet ha utilizzato solo smartphone o tablet, il 24 percento (9,1 milioni) si è connesso solo tramite PC essendo quindi il 51 percento la quota di chi accede utilizzando entrambi i canali.

     

    Sui social per lavorare

    social ed autoricambiLe contromosse per non rimanere indietro comunque esistono: occorrerà offrire ai consumatori un’esperienza di qualità che semplifichi al massimo l’acquisto di componenti online. La navigazione dovrà essere facile, con chiare descrizioni dei ricambi e immagini coinvolgenti (magari ‘navigabili’ a 360°). Il check-out finale per l’acquisto dev’essere semplice e ispirare sicurezza. Il sito, alla luce di quanto visto prima, va reso totally responsive perché sia ben visualizzabile anche sui dispositivi mobili. Dato che la maggior parte dei consumatori trova ricambi online utilizzando i motori di ricerca, è fondamentale poi avere una strategia di ottimizzazione SEO efficace. Importantissimo è poi essere presenti sui social per fare affari con i gruppi di appassionati che prosperano sulle varie piattaforme oggi esistenti e considerare che anche WhatsApp ha la sua versione dedicata alle piccole imprese.

     

     

    Nicodemo Angì

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