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giovedì, 18 Aprile 2024
  • Pandemia, fornitori e auto elettriche, un puzzle da decifrare

    volkswagenPandemia, fornitori e auto elettriche, un puzzle da decifrare.

    I dati sono sotto gli occhi di tutti: il mese di marzo 2020 ha visto un vero crollo del lavoro di tutto l’automotive e dell’aftermarket e Aprile è stato anche peggiore. Maggio ha segnato una parziale ripresa delle attività, come testimoniato dalle iniziative di una concessionaria, ma un rilancio sostanziale probabilmente arriverà a settembre. Tutto il settore vorrebbe quindi saperne di più e qualche prospettiva la si può avere dagli esperti.Michael Dobinet, Executive director in IHS Markit, ha ricordato che la pandemia ha colpito un settore già in difficoltà. Questa emergenza non è paragonabile a nessuna delle altre avvenute negli ultimi 10 anni anche perché la durata dell’epidemia da COVID-19 e il suo impatto sono molto incerti.Il coronavirus, oltre alle centinaia di migliaia di vite innocenti, ha falciato anche programmi e pianificazioni industriali.

    Effetto domino

    Nel momento nel quale l'area di Wuhan è stata messa in quarantena l’estrema interconnessione della catena di fornitura automobilistica è emersa drammaticamente. Gli effetti delle chiusure si sono propagati rapidamente e si è potuto dire che il coronavirus ha messo in quarantena l’automotive. L’acquisto dei veicoli è molto più discrezionale rispetto, per esempio, a quello del cibo. È richiesto infatti che gli acquirenti abbiano non solo la capacità d’acquisto ma anche una certa fiducia nell’economia a medio e lungo termine. I costruttori incontreranno poi difficoltà nella manutenzione e upgrade degli impianti e una logistica meno efficiente e più costosa. Ci sarà da gestire anche l’igienizzazione degli ambienti per salvaguardare i lavoratori. Tutte queste emergenze rischiano di distogliere attenzione (e risorse) sulla pianificazione a lungo termine. Questo stressa ulteriormente un'industria già impegnata in rilevanti cambiamenti strutturali, ad esempio nell’elettrificazione.

    Il contatto umano? 

    Deleterie sono state anche le cancellazioni di eventi e show automobilistici così come il drastico taglio dei viaggi di lavoro. Non è facile controllare a distanza un impianto in Cina mentre per i fornitori sarà più difficoltoso presentare una nuova tecnologia in videoconferenza. Dobinet pensa comunque che la pandemia passerà ma le questioni ante-crisi rimangono. Gli OEM e i fornitori, per esempio, dipendono troppo da componenti critici provenienti da un'unica fonte? Le nuove tecnologie, quali l’elettrificazione, la guida autonoma e la ricerca della leggerezza (la Nuova Audi A3 ha diverse parti di alluminio), potrebbero aumentare ancor di più la dipendenza da fornitori esterni. L’aftermarket potrebbe dover fronteggiare una situazione sfaccettata. Vedremo auto anziane tenute in vita sia per eventuali difficoltà economiche delle persone sia per la diffidenza verso i mezzi pubblici? Le percorrenze scenderanno per un superiore ricorso al telelavoro o saliranno per il minor ricorso al trasporto pubblico?

    auto elettrichePrezzi “elettrici” in discesa

    Il ricorso alle nuove tecnologie, prima fra tutte l’elettrificazione, sarà rallentato per le difficoltà delle Case? Anche in questo caso i fornitori possono dare indicazioni: il fatto che Sidem produca componenti per le Tesla è indicativo. La notizia è precedente alla pandemia ma a marzo e aprile le auto elettriche hanno sofferto molto meno delle altre, aumentando la loro quota quasi ovunque. A tal proposito citiamo l’editoriale di Lindsay Brooke, direttore del magazine SAE International. Brooke pensa che l’elettrico possa farsi strada, nonostante la pandemia, anche perché foriero di un’interessante riduzione dei costi. Volkswagen ha detto che le sue auto elettriche sarebbero state più economiche da costruire rispetto a quelle con motore a scoppio dello stesso segmento. È sempre Brooke a ricordare che Mark Reuss di GM, durante l’EV Day del 4 marzo, ha evidenziato i vantaggi del passare a una gamma elettrica.

     

    Ottani o elettroni?

    GM ha oggi 555 combinazioni diverse di motori e trasmissioni ma i possibili powertrain elettrici, una tipologia che impatterà anche sui fornitori, saranno soltanto 19. Ci saranno poche combinazioni di batterie e celle modulari con ‘famiglie’ scalabili di motori ed elettroniche di potenza e questo varrà non solo per GM. Ford userà la piattaforma elettrica MEB di Volkswagen e quindi viene da dire che l’aftermarket, passata la pandemia, si confronterà con una produzione più ‘elettrica’. Sappiamo che tutti gli operatori, chi più chi meno, si stanno confrontando con le difficoltà della pandemia. La difficile gestione di questa emergenza dovrebbe però coniugarsi con una lettura attenta degli scenari futuri e delle probabili evoluzioni tecnologiche e di mercato. Anche la formazione probabilmente cambierà, diventando più telematica e meno fisica, e occorrerà tener conto di questo cambiamento in un’area molto importante.

     

    Nicodemo Angì

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